Se Kvaratskhkelia è la certezza davanti (insieme a Mikautadze, che ha cominciato ad attirare gli occhi di squadre di Ligue 1 come Monaco e Lens), Giorgi Mamardashvili è la certezza dietro. E che certezza. La sua Georgia è una delle sorprese più grandi di Euro2024 e per capire quanto il portiere sia stato fondamentale basterà cercarsi gli highlights della partita contro il Portogallo. Quella della vittoria storica per 2-0, del passaggio agli ottavi di finale. E delle parate incredibile di questo giocatore che, a 23 anni, è destinato a diventare tra i più forti di tutta Europa.
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Non è una sensazione: bisogna solo vedere i numeri. E sapere come sia arrivato a giocare da titolare in un club non facilissimo come il Valencia. Gli spagnoli due anni fa ci hanno creduto, dopo averlo osservato per almeno sei mesi: lo hanno acquistato dalla Dinamo Tiblisi per poco più di 3 milioni di euro. Ma la storia di Giorgi parte da lontano, dove la porta era proprio una questione di famiglia: è l’eredità di Davit Mamardashvili. Perché papà Davit, ora 46enne, è stato prima un giocatore della Serie A georgiana; poi un preparatore dei portieri (è stato fino al 2022 sotto contratto con il Torpedo Kutaisi). Nel mezzo, anche un allenatore aggregato per il figlio Giorgi, che era finito in uno dei club più importanti nazionale: la Dinamo Tiblisi. Anni nell’Academy e nel settore giovanile, quindi il prestito in qualche squadra per farsi le ossa. Quella dove si è messo veramente in mostra è stato il Locomotive: gli è bastata solo una mezza stagione per convincere il Valencia a puntare su di lui e a portarlo nella Liga. Dove nel giro di due anni è diventato il migliore portiere della categoria (37 partite, 41 gol subiti e 14 clean sheet), attirando l’interesse di tanti club. Anche se Mamardashvili ha già chiarito di stare bene a Valencia: per ora non ha intenzione di muoversi.
Con il padre il rapporto è stato sempre molto diretto: prima, tanti rimproveri. Soprattutto per la concentrazione che veniva meno. Poi solo complimenti, anche perché di cali proprio non si può parlare (vedere gli ultimi minuti di Georgia-Portogallo per credere). E a proposito di calciomercato: l’anno scorso ci aveva provato anche l’Inter, quando ancora non era sicura di arrivare a Sommer. Ora piace in Premier, ma la richiesta per venderlo è di almeno 30 milioni di euro: dieci volte il prezzo d’acquisto. Non male, non c’è che dire, anche perché tutti gli addetti ai lavori sono convinti che i margini possano essere notevoli. Come per Donnarumma. Intanto, l’avventura europea continua e Mamardashvili si ritroverà ad affrontare proprio la Spagna e gli attaccanti spagnoli che conosce bene. Lo scorso settembre, la nazionale di De La Fuente aveva distrutto per 7-1 quella georgiana. Ma ora è tutta un’altra storia, in un anno molte cose possono cambiare. Giorgi l’ha già dimostrato.