Sono in media 300 messaggi al giorno, 225.720 in tutto, i messaggi inviati da Filippo Turetta a Giulia Cecchettin dal gennaio 2022 all’11 novembre 2023, il giorno in cui l’ha uccisa. Negli ultimi giorni, quelli prima del delitto, il 22enne diventa ancora più pressante, vuole capire se Giulia si stia vedendo con un’altra persona dal momento che la loro storia è finita. “Dai per favore almeno puoi dirmi se hai iniziato a scriverti con qualche tipo? Siamo migliori amici Giulia per favore. Non hai negato neanche, quindi vuol dire che è vero? È un sì?”, scrive lui. È un crescendo, nel quale lui si dichiara vittima (“Sono uno stecco Giulia, non mangio da due giorni. Come puoi pensare di iniziare a frequentare un altro tipo, mi sembra una cosa violentissima nei miei confronti”). La trasmissione Quarto Grado ha diffuso il documento di conclusione delle indagini. Il 7 novembre 2023 i toni si fanno più pressanti, tanto che Giulia Cecchettin, dopo alcuni messaggi vocali di Turetta, dice: “Ti comporti come uno psicopatico. Ogni tanto mi fai paura. Può essere che anche dopo mi vieni a cercare. Ma io voglio poter stare serena. Sai, mi è venuto da pensare: questo è un po’ malato, mi conviene togliergli la buonanotte”. Proprio quel giorno il ragazzo crea una nota sul suo telefono, nota che fa pensare come quello sia il momento in cui ha iniziato a progettare l’omicidio: “Cartina geografica, zaino grande, coltelli, pieno benzina, buste soldi, sacchi immondizia, legare caviglie sotto e sopra le ginocchia, bloccare portiere auto, nastro adesivo”. Turetta ha scoperto che Giulia sente un ragazzo di Reggio Emilia e attiva una serie di meccanismi di controllo, compresa l’installazione di una app spia sul telefono. Quando Giulia gli dice “Mi spii. Ma ci sono cose che voglio tenermi per me, perché mi spaventa quello che potresti fare con quelle informazioni”, lui ribatte: “Io non controllo, volevo solo la buonanotte prima di dormire. Noi ci vogliamo bene, siamo legati, siamo due patatini. Come puoi pensare di iniziare a frequentare un altro tipo, che persona ridicola sei? Rischi di scriver la buonanotte ad un altro. Una cosa violentissima nei miei confronti“. E Cecchettin, esasperata, alla fine di una serie di messaggi: “La fiducia me l’hai fatta perdere tu. Tutti questi meccanismi di controllo su di me, che guardi quando vado a dormire, quanto tempo sto online e mi chiedi se sto scrivendo a qualcuno. Sono tutti metodi ossessivi che tu metti in pratica per controllarmi e mi fanno paura Pippo”. Parole, quelle di Giulia Cecchettin, che dimostrano come lei avesse capito la presenza di “metodi ossessivi” nella relazione che, in quel momento, era di amicizia. Una delle aggravanti contestata a Turetta dal pm è infatti lo stalking, aggravante che potrebbe significare l’ergastolo.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Le ultime foto di Filippo Turetta e Giulia Cecchettin scattate da lui prima dell’omicidio. Lei in chat: “Mi fai paura, sei uno psicopatico”

next
Articolo Successivo

Femminicidio a Potenza: un uomo di 83 anni ha strangolato la moglie dopo una lite in casa

next