Respinti e mazziati. Che tu stia visitando i parenti, esibirti a un concerto o partecipando a una conferenza: se vieni dall’Africa e vuoi trascorrere un breve periodo di tempo in Europa, devi fare domanda per un cosiddetto visto Schengen.

L’Europa ha incassato quest’anno quasi 60 milioni di euro dai cittadini africani a cui ha negato il permesso turistico o di business, quindi a babbo morto. Altro che Famoso Piano di collaborazione paritaria!

Un cittadino di uno dei 54 paesi africani che voglia venire in Europa per vacanza o affari deve chiedere un visto di ingresso Schengen alla Ambasciata del paese dove vuole soggiornare. Il visto Schengen è un permesso di viaggio rilasciato dai membri dell’area Schengen ai cittadini di paesi terzi per scopi a breve termine, come turismo o viaggi d’affari. Il titolare di questo visto può visitare tutti i 29 paesi che hanno sottoscritto l’accordo di Schengen e rimanervi fino a 90 giorni.

Anche noi chiediamo il “visto” quando vogliamo andare in Africa o in America o in Asia ecc., solo che noi (salvo casi rarissimi) paghiamo e partiamo, gli africani non sempre. Ma pagano lo stesso. Secondo i dati ufficiali della SchengenVisainfo, nel 2023 sono state respinte 704mila domande di visto fatte dai cittadini africani e – dato che ogni visto costa 80 euro e non viene comunque rimborsato se l’ambasciata non te lo approva – ecco che l’Unione Europea si è portata a casa 60 milioni di euro senza erogare nessun servizio.

Ovvio che se le domande di visto e i relativi rifiuti continueranno di questo passo, queste cifre aumenteranno in modo significativo.
Perché è più facile per le persone di altri paesi venire da noi e poi è così difficile per gli africani venire in Europa? Qual è la differenza tra qualcuno dalla Cina, dall’Australia? È sempre una questione di situazione politica nel paese d’origine di un richiedente visto, dicono.

Comunque, non entro nel merito del perché praticamente quasi il 40% dei visti turistici/business richiesti dall’Africa venga respinto (Marocco in testa); ma me sembra un po’ contraddittoria una politica che a parole declama per l’Africa la collaborazione paritaria di un nuovo rapporto sincero e proficuo e dall’altra non restituisce i soldi a chi nega il visto.

No visto no money. Ah, dimenticavo: il visto Schengen da giugno 2024 è aumentato e passa a 90 euro!

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