“I dati rilevanti di questa tornata elettorale francese sono la vittoria di Marine Le Pen e di Bardella e la fine del macronismo. Secondo il mio modesto giudizio, la Francia in questo momento si trova alla soglia di una possibile svolta e di una vera sfida: avere un centrodestra sul modello italiano che possa competere col centrosinistra. Quindi mi auguro che i repubblicani, cioè gli ex gaullisti, possano liberare i loro elettori e metterli nelle condizioni di convergere su Marine Le Pen e Bardella”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Radio Radicale da Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, sul risultato del primo turno delle elezioni legislative francesi.

Rampelli non manca di sferrare bordate contro i detrattori di Marine Le Pen: “In Francia va normalizzata la democrazia dell’alternanza, perché se non c’è alternanza una democrazia è zoppa e diventa una sorta di regime democratico-totalitario, un totalitarismo dolce. In alcuni paesi europei e occidentali c’è questa tendenza a mettere in castigo dei partiti semplicemente perché indigesti. Non mi stupirebbe se Macron avesse fatto già un accordo con il Fronte Popolare. Voglio però rammentare che questa coalizione di sinistra al suo interno finisce per ascrivere anche i comunisti”.

E rincara: “Ci sono due pesi e due misure perché i comunisti dichiarati e conclamati rischiano di entrare a pieno titolo nel gioco della politica francese, mentre si critica Marine Le Pen e Bardella, che non hanno nulla a che spartire coi raggruppamenti fascisti e nazisti. Va ammesso, se non si vuole essere bifolchi politici, che Marine Le Pen ha fatto un percorso molto importante e molto lungo rispetto a quello di suo padre Jean-Marie. Si tratta di una persona – conclude – che, per oltre 20 anni, ha normalizzato, modernizzato, europeizzato il suo partito. Lo ha fatto il Partito Comunista in Italia nel giro di 4 mesi, non si capisce perché ogni volta che c’è un partito di destra che sceglie la strada della democrazia, diciamo così, dell’Europa, della modernità, delle alleanze debba essere neutralizzato a monte”.

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