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Giuseppe Cruciani: “Ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury ma al dunque non ho concluso”. La replica al vetriolo di Luxuria

Le sue rivelazioni sullo scambio di sguardi avvenuto durante le iconiche serate gay organizzate da Vladimir Luxuria sono diventate virali e non si è fatta attendere la replica dell'attivista Lgbtqi+

di Francesco Canino
Giuseppe Cruciani: “Ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury ma al dunque non ho concluso”. La replica al vetriolo di Luxuria

“Da ragazzo frequentavo le serata del Muccassassina e ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury”. Quando si tratta di spiazzare e stupire, Giuseppe Cruciani ci riesce sempre e così, in poche ore, le sue rivelazioni sullo scambio di sguardi avvenuto durante le iconiche serate gay organizzate da Vladimir Luxuria, sono diventate virali. Dunque, il giornalista e conduttore de La Zanzara che spesso punzecchia il mondo Lgbtqi – catalogazione che definisce “un’aberrazione” -, ha sfiorato il flirt con un uomo. Ecco com’è andata e come ha reagito Luxuria dopo aver letto questo aneddoto e l’endorsment a Vannacci.

LA RIVELAZIONE DI CRUCIANI SULL’ATTRAZIONE PER UN UOMO
“Da ragazzo, a Roma, mi piacevano le serate del Muccassassina organizzate da Vladimir Luxuria, in cui immaginavi cose che succedevano nelle dark room”. Comincia così il racconto di Giuseppe Cruciani, che subito aggiunge: “Vengo da una famiglia in parte papalina. Mio nonno Alfredo Rosati, cavaliere di cappa e spada, era nel cerimoniale del Papa. Una sera, al Muccassassina, ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury, vestito di pelle, ci siamo scambiati sguardi, avvicinati, ma al dunque non ho concluso. Forse il nonno Rosati nella mia testa mi ha bloccato”. Insomma, sul più bello non accadde nulla. Quanto alle accuse di omofobia, che spesso gli vengono rivolte per l’utilizzo di un lessico che qualcuno considera poco inclusivo altri direttamente offensivo, Cruciani precisa di essere favorevole alle adozioni gay, all’utero in affitto e al matrimonio gay uguale a quello etero. Nonostante questo, rivendica “il diritto di dire fro*io, cu**ttone, finocchio, se non c’è l’intenzione di offendere. Il fatto che qualcuno possa sentirsi offeso non è un motivo per vietare una parola”.

IL VOTO AL GENERALE VANNACCI
Sul fronte della battaglia al politicamente corretto, che rilancia con il saggio Via Crux, in uscita domani per Cairo Editore, Cruciani sembra essere in perfetta sintonia con Roberto Vannacci, con cui ha instaurato un rapporto negli ultimi mesi. “Gli ho presentato il libro due volte, coi manifestanti che volevano impedirlo. A Vicenza, c’erano duecento agenti della Digos a proteggerci. Una follia. Dopo, siamo rimasti svaccati sul divano a parlare fino alle due di notte. Non ne condivido tutte le opinioni, ma ne apprezzo la libertà di pensiero”, racconta Cruciani. Lo apprezza a tal punto da averlo votato alle ultime Europee: “Ero indeciso tra lui e Stefano Bandecchi”, confessa. Poi spiega a modo suo il successo di Vannacci: “I suoi avversari politici lo hanno dipinto come un mostro. Ma non lo è”.

LA REPLICA AL VETRIOLO DI VLADIMIR LUXURIA
L’intervista di Cruciani ha subito innescato un vivace dibattito su social e non è mancato uno scambio infuocato tra il giornalista e Vladimir Luxuria, che ha commentato così su X: “Una vecchia storia che non mi ha mai convinta; ‘non ho nulla contro di voi, il mio parrucchiere è gay’ o ‘ho tanti amici gay’. Ora Cruciani: “Andavo a Muccassassina da Luxuria’ e poi vota chi dice che la comunità LGBTQI+ non è normale: ma non eravamo noi quegli ambigui?”. Un tweet a cui Cruciani ha replicato dopo pochi minuti: “Ah Vannacci? E perché si deve condividere tutto quello che dice uno che voti?”. Parole che Luxuria non ha gradito: “Quando avrai fatto pace con la coerenza fatti sentire e ne riparliamo”. Il conduttore de La Zanzara a quel punto ha insistito – “E dove ho mai detto che la comunità Lgbtq etc non è normale?” – provocando l’ennesima risposta dell’ex parlamentare: “Infatti non ho scritto questo (se sai leggere bene) ma votando Vannacci condividi il suo pensiero”. Infine, la chiosa di Cruciani: “No. Non lo condivido, anche se non ha detto anormalità nel modo in cui lo intendi tu. Non lo condivido. E allora? Hai sempre votato qualcuno di cui condividi il 100 per cento delle cose?”.

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