Beauty e Benessere

“Non provate l’oil gritting di Tiktok, non funziona. Anzi, si rischia solo di peggiorare la situazione”: il monito della dottoressa Ines Mordente di “Sos Acne”

La dottoressa Ines Mordente ‘smonta’ il beauty hack di TikTok e spiega tutto ciò che c’è da sapere su punti neri e pori dilatati

di Beatrice Manca
“Non provate l’oil gritting di Tiktok, non funziona. Anzi, si rischia solo di peggiorare la situazione”: il monito della dottoressa Ines Mordente di “Sos Acne”

I punti neri sono un po’ come la polvere sui mobili: per quanto ci si possa impegnare, torneranno sempre. Non stupisce quindi che sia diventato virale un trucco per liberarsene in modo facile e indolore: massaggiando un olio sulla pelle. La tecnica si chiama oil gritting ed è ovunque sui social. Ma funziona davvero? E soprattutto: esiste un modo duraturo ed efficace per minimizzare l’aspetto dei pori dilatati?

Come si formano i punti neri
“I punti neri, volgarmente detti comedoni aperti, si formano prevalentemente dove c’è più materiale sebaceo che si deposita nei pori” spiega la dottoressa Ines Mordente, specialista in Dermatologia e Venereologia e protagonista del programma medical di Real Time Sos Acne. “Quindi, sul viso, nella cosiddetta zona T che coinvolge naso e fronte. Ma si trovano anche in altre zone del corpo, come schiena e décolleté, laddove c’è un accumulo di sebo, batteri e cheratina”.

Cos’è l’oil gritting e come farlo a casa
Con la promessa di pulire i pori in modo efficace si è diffusa sui social la tecnica dell’oil gritting. Ci sono varie versioni: alcuni beauty creator usano solo l’olio, altri aggiungono un secondo step con una maschera all’argilla, altri ancora puntano sull’azione meccanica di una garza. In ogni caso, stando a TikTok, gli ingredienti fondamentali sono due: un buon olio detergente per il viso e tanta pazienza. Sì, perché bisogna massaggiare l’olio sulla cute per dieci-quindici minuti, insistendo sul naso. A quel punto, si può applicare una maschera all’argilla (senza risciacquare l’olio). Il nome ‘oil gritting’ si riferisce ai residui che dovrebbero essere rimossi (e vengono mostrati nei video) ma non ci sono prove che siano davvero filamenti sebacei: potrebbero essere semplicemente cellule morte che vengono via grazie all’azione del detergente oleoso. Su questo fronte, però, la dottoressa Mordente è scettica: “Se io ho problemi di produzione di sebo, per quale ragione dovrei applicare un olio che ‘ingrassa’ la pelle ancora di più?” Anche il massaggio, spiega, in alcuni casi è controproducente: “Se parliamo di una pelle a tendenza acneica è possibile che la zona sia già infiammata e il massaggio, aumentando la vascolarizzazione, accentuerà lo stato infiammatorio”.

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Prevenire la formazione dei punti neri
Quindi, per risolvere il problema, è importante rivolgersi al dermatologo, e non al tam-tam social. “Esistono oggi macchinari che prevedono la veicolazione di alcune sostanze ad azione seboregolatrice che vengono passate sulla cute in maniera delicata – spiega la dottoressa Mordente – per poi ‘aspirare’ cellule morte e punti neri, senza andare incontro alla premitura”. In assenza di particolari problematiche, ci sono alcune azioni che possiamo fare anche nella vita quotidiana. Prodotti come le strip adesive (i ‘cerotti’ che si incollano sul naso e rimuovono i filamenti sebacei) forse funzionano nell’immediato, ma per un risultato duraturo bisogna puntare su pulizia, mantenimento e prevenzione. “È importante avere in questo caso una beauty routine che tenda a regolare la produzione di sebo – conclude la dermatologa – con attivi come l’acido salicilico, la niacinamide o acido retinoico. Fondamentale poi usare una crema con SPF perché il sole stimola le ghiandole sebacee”. Prima di fare acquisti impulsivi, di scegliere un prodotto a caso o di lasciarsi tentare dal marketing social, sempre meglio consultare un medico dermatologo.

I 5 prodotti consigliati dalla redazione di FqMagazine:

1) Paula’s Choice – 2% BHA Liquid Exfoliant
Questo esfoliante a base di acido salicilico (BHA) aiuta a rimuovere le cellule morte della pelle sia sulla superficie che all’interno dei pori, lasciando la pelle più liscia e uniforme.

2) Dermalogica Blackheads Clearing Fizz Mask
Una maschera da usare una o due volte la settimana per purificare in profondità la pelle grazie a ingredienti dall’azione sebo-regolatrice.

3) La Roche-Posay Effaclar Lozione astringente micro-esfoliante
Si usa dopo la detersione del viso: la formula è arricchita con attivi dalle proprietà antibatteriche, esfolianti e lenitive per trattare le imperfezioni.

4) The Ordinary Salicylic Acid 2% Solution
Una formulazione in gel a base d’acqua contenente il 2% di acido salicilico. Grazie all’effetto esfoliante rimuovere dalla pelle le cellule morte che contribuiscono all’ostruzione dei pori.

5) Kiehl’s Ultra Pure High-Potency Serum 5.0% Niacinamide
Un siero ad alta concentrazione di niacinamide (5%) che aiuta a ridurre la comparsa delle imperfezioni e l’eccesso di sebo, riducendo i rossori. La formulazione senza profumo e senza coloranti è adatta a tutti i tipi di pelle, incluse le più sensibili.

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