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Steve Bannon si consegna in carcere: “Sono prigioniero politico di Biden”. Uscirà tra quattro mesi, in tempo per le elezioni

Si è consegnato nella prigione di Danbury, in Connecticut, dove trascorrerà i prossimi quattro mesi. Steve Bannon uscirà dunque in tempo le elezioni presidenziali americane del 5 novembre. Sarà per questo che l’ex stratega di Donal Trump sfrutta l’occasione per una dichiarazione dai toni elettorali: “Sono un prigioniero politico di Nancy Pelosi. Sono un prigioniero politico di Merrick Garland, sono un prigioniero politico di Joe Biden e sul suo establishment corrotto”.

Bannon deve scontare la condanna a quattro mesi di carcere per oltraggio al Congresso. La scorsa settimana la Corte Suprema ha infatti rigettato l’ultimo ricorso contro la condanna presentato dal guru dell’estrema destra americana, che si era rifiutato di testimoniare di fronte alla commissione di inchiesta della Camera sul suo ruolo nell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. “Sono stati Pelosi e Garland a fare di me un martire, giusto?”, ha aggiunto Bannon, riferendosi all’ex Speaker della Camera, che ha chiesto la sua incriminazione, e il ministro della Giustizia, entrambi democratici. “Ma i martiri muoiono, mentre io sono ben lontano dall’essere morto, baby”, ha aggiunto. “Sono orgoglioso di andare in prigione – ha continuato ancora – se questo è necessario per fronteggiare la tirannia, il sistema penale corrotto di Garland, se questo è necessario per tenere testa a Pelosi e Biden, allora sono orgoglioso di farlo”.

Bannon ha detto alla Nbcnews che il suo rilascio è fissato il prossimo 31 ottobre, quindi la settimana prima delle elezioni presidenziali. L’ideologo dell’estrema destra Usa si è costituito nella stessa giornata in cui la Corte Suprema ha concesso l’immunità presidenziale parziale a Trump nel processo per l’assalto a Capitol Hill. Prima di recarsi in carcere, Bannon aveva rilasciato un’intervista alla Bbc, annunciando che avrebbe osservato e appoggiato la campagna elettorale dal carcere: “Ho servito il mio Paese negli ultimi 10 anni circa concentrandomi su questo. Se devo farlo in prigione, lo faccio in prigione, non fa alcuna differenza”, ha detto riferendosi al movimento che appoggia la candidatura di Trump.