Prove su strada

Toyota GR Yaris, la prova de Il Fatto.it – Più potente, stilosa e divertente – FOTO

Ancora più potente, con una scocca più rigida e a trazione integrale GR-FOUR. Almeno in Europa, offerta d’ora in poi solo nell’allestimento Circuit, quello più gettonato (il 99% dei volumi nel Vecchio Continente), la Toyota GR Yaris è ancora più dinamica. Nata dall’esperienza nel rally, l’evoluzione stradale ad alte prestazioni della compatta giapponese assicura grandi emozioni anche in pista. Il costruttore giapponese approfitta del grande successo del modello lanciato nel 2020 (40.000 esemplari consegnati, oltre la metà dei quali in Europa) per rilanciarla con una piattaforma che abbina la GA-B (anteriore) e la nuova GA-C (posteriore) con 19 Cv e 30 Nm in più. E anche con due versioni speciali declinate dai campioni del mondo sotto contratto con la scuderia Toyota Gazoo Racing, Sébastien Ogier e Kalle Rovanperä, alle quale se ne aggiungerà una esclusiva per l’Italia che avrà una tiratura limitatissima: appena 51 esemplari.

Il prezzo di questa variante non è stato ancora annunciato, ma sarà naturalmente superiore ai 52.000 fissati per la GR Yaris equipaggiata con il cambio manuale a 6 marce e anche ai 55.000 di quella con la nuova trasmissione automatica a 8 rapporti, due in più del modello commercializzato finora. Sarà invece inferiore ai 75.000 euro delle Special Edition con cambio manuale a 6 rapporti intitolate agli assi francese e finnico, che hanno contribuito a determinarne anche alcune caratteristiche come i cerchi forgiati 18x8J BBS. La variante Ogier monta un esclusivo spoiler posteriore in CFRP (polimero in fibra di carbonio rinforzata) e dispone della trazione integrale con modalità di guida Normal, Seb e Morizo, il “nome d’arte” del pronipote del fondatore ed ex Ceo del costruttore, Akio Toyoda. Su quella Rovanperä lo spoiler posteriore è regolabile, le impostazioni di guida sono Normal, Kalle e Donut, ispirata al drifting e il differenziale posteriore è a velocità costante.

Toyota ha messo in pista in Francia, vicino a Lione, entrambi gli allestimenti: con la guida a sinistra quello di Ogier e a destra quello di Rovanperä. Sul tecnico circuito transalpino appositamente “rallentato”, la GR Yaris regala grandi emozioni. Il rombo è di quelli che piacciono ai puristi, che con i 280 Cv e i 390 Nm di coppia ricavati dal millesei tre cilindri turbo benzina possono saggiare le proprie capacità di guida (e ce ne vogliono).

La compatta nipponica dal rally schizza da 0 a 100 all’ora in 5,2” e raggiunge i 230 orari di velocità massima. È estremamente sincera e ha uno sterzo particolarmente diretto e preciso. È piccola e leggera con una scocca ulteriormente irrigidita ed è fin troppo facile fare amicizia con le andature elevate, che rischiano però di confondere chi non ci è abituato. Il “proiettile” a misura d’uomo si guida benissimo puee in condizioni di traffico normale, anche se i sorpassi nello stretto hanno ben poco di normale. La Toyota GR Yaris è “esplosiva”, ma ha un pacchetto di raffreddamento del motore di serie che consente di guidarla più a lungo esagerando con le accelerazioni. La dotazione include un sub-radiatore aggiuntivo, prese d’aria modificate e un intercooler con ugello per spruzza acqua.

La variante con il cambio manuale è forse più divertente, oltre che impegnativa da guidare rispetto a quella con la trasmissione automatica, che consente peraltro di concentrarsi solo su volante e pedali: in ogni caso, entrambe sono brillanti. Ovviamente anche nei consumi, dichiarati fra 8,3 e 9 nel ciclo misto di omologazione e che in pista lievitano paurosamente. Su strada sono invece piuttosto vicini ai dati omologati: un po’ inferiore quelli per la versione con il cambio manuale, un po’ superiori quelli della declinazione con la trasmissione automatica. Malgrado le eccezionali prestazioni, guidare la Toyota GR Yaris è tutt’altro che un’avventura: è un modo delizioso di muoversi, contrariamente a quanto avviene volando con la Eurowings, che in 24 ore è riuscita a cancellare sia il volo di andata per Lione sia quello di ritorno dalla città francese.