Stefano Vescovi ha dovuto bloccare il proprio profilo
“Vergogna del calcio italiano. Miracolato“. È bastato questo messaggio scritto dall’utente “vesco10ste” per scatenare la rabbia dell’ex difensore della nazionale italiana Marco Materazzi. Il profilo che ha commentato sotto un post dell’ex calciatore appartiene a Stefano Vescovi, sindaco della città di Vezzano appena rieletto (lista civica, appoggiata anche dal Pd). La reazione del campione nerazzurro non si è fatta attendere, postando nelle Instagram stories una risposta polemica. Da lì si è scatenata l’ira degli utenti, che hanno iniziato a insultare e minacciare di morte il sindaco.
Materazzi: “Capisco i motivi della sua infelicità: non si può avere tutti la stessa fede…”
“Ieri sono tornato da Berlino e ho ritrovato su quel campo gente con cui ho condiviso una delle gioie sportive mie più grandi. Ho fatto una foto, l’ho postata e un individuo mi scrive cose senza senso e per di più non inerenti sicuramente alla nazionale italiana. Incuriosito cerco il suo profilo e mi accorgo che mi segue. A questo punto cerco di capire la sua infelicità!”. Esordisce così Marco Materazzi sui social, raccontando come sia venuto a conoscenza del profilo che gli avrebbe mancato di rispetto con un commento fuori luogo sotto una sua foto postata.
L’ex difensore ha poi proseguito: “D’altronde non si può avere tutti la stessa fede – chiaro riferimento a una foto di Vescovi con la maglia della Juventus -, ma la cosa più vergognosa è che questa persona è un sindaco in carica. Scusate, di solito nemmeno li considero, ma uno che dovrebbe far bene alla comunità va premiato”. Una didascalia seguita da una emoticon del pagliaccio che parla da sé.
Aiuto Materazzi che litiga con un sindaco è l’ultima cosa che mi aspettavo di leggere oggi AHAHAHAHAHAH pic.twitter.com/FYhuK4RFm9
— SSam ⭐️⭐️ ???? (@__SSam_77) June 30, 2024
Una vicenda che ha provocato migliaia di interazioni, dato il grande seguito social di Materazzi: molti utenti hanno minacciato di morte il sindaco di Vezzano che è stato invitato dalla piattaforma a bloccare il proprio profilo a causa della situazione venutasi a creare.
La risposta del primo cittadino di Vezzano
Non è mancata la risposta del sindaco Stefano Vescovi che ha motivato così il suo messaggio pungente: “Il mio commento è ante partita e riguarda un video in cui vedevo Materazzi in tutti i suoi atteggiamenti storici: calci, pugni, offese, labbro rotto a giocatori, interventi da galera. Il post successivo era lui in foto con calciatori che per me, a differenza sua, sono esempi. Lui non è un esempio e il mio messaggio era questo: ‘Non sei un esempio, sei miracolato ad aver vinto una coppa del mondo‘. Detto ciò l’utilizzo mio superficiale dei social è certamente un errore. Ho ricevuto chiamate da Instagram per disattivare tutti i miei social a causa delle minacce di morte ricevute da me e dalla mia famiglia: offese di ogni tipo, scatenate dagli screen di Materazzi. A mia moglie, ai miei due figli. Il social si renderà disponibile a supportarmi nei prossimi giorni per raccogliere tutti i messaggi”.
Secondo lui, l’obiettivo di Materazzi è stato chiaro fin da subito: “Voleva scatenare questo nei miei confronti, tra l’altro consapevole che sarebbero arrivati alla mia famiglia dal momento che ha ripostato il mio profilo personale, e non quello politico. Storia triste, di certo da questa esperienza il monito di utilizzare i social in maniera molto più attenta è arrivato”.
“Di certo non mi aspettavo che una persona con milioni di persone al seguito potesse scatenare l’odio dei suoi follower contro di me per un commento del genere, ma – lo ribadisco – non mi stupisce conoscendo i suoi storici atteggiamenti in campo. Condanno tutti i messaggi di morte rivolti a Materazzi, messaggi che non ha voluto ripostare, scegliendo il mio, dal mio profilo personale. Sto ricevendo anche tantissime chiamate di supporto viste le minacce che sto ricevendo. In futuro lo invito a non mettere in pubblica gogna nessuno, o eventualmente solo me, valutando che mia moglie e i miei figli nulla c’entravano. Ci sono persone che non reggono determinate cose”. Sconcertato per la piega presa, il sindaco di Vezzano chiude così la vicenda.