Alberto Genovese ha patteggiato una pena di 10 mesi di reclusione, commutata in una multa di 75mila euro, per l’accusa di evasione del fisco di 4,3 milioni. L’accordo tra la difesa dell’ex imprenditore, che aveva già risarcito il fisco, e l’accusa è stato ratificato stamattina di fronte al gup di Milano, Chiara Valori. Genovese nel febbraio 2024 è stato condannato a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni di carcere per due casi di violenza sessuale con uso di droghe su due modelle e si trova attualmente detenuto a Bollate.
Il processo continua
Intanto prosegue anche il secondo processo che vede Genovese imputato per altre violenze sessuali a danno di due ragazze che, ancora una volta, sarebbero state preventivamente stordite con un cocktail di droghe. Per l’ex imprenditore, già appunto condannato in via definitiva per il medesimo reato, sono stati chiesti 3 anni e 4 mesi di reclusione. Implicati anche l’ex braccio destro Daniele Leali con l’accusa di cessione di cocaina durante i festini milanesi e di intralcio alla giustizia per aver offerto, su richiesta di Genovese, 8mila euro alla prima vittima in cambio del ritiro della denuncia. Assieme ai due uomini, l’ex fidanzata Sarah Borruso, accusata di aver collaborato ad una delle violenze. L’avvocato di Leali, Sabino di Sibio, ha chiesto l’assoluzione per entrambe le accuse, nel primo caso per insufficienza di prove, nel secondo perché il fatto non costituisce reato. Il legale della ragazza ha dichiarato che la 28enne ha “cambiato vita e intrapreso un percorso di studi culminato in una laurea” subito dopo l’inizio del processo, interrompendo anche ogni uso (e abuso) di sostanze stupefacenti, nonché i rapporti con il mondo di Alberto Genovese. La sentenza è attesa per il 9 luglio.