Un miliardo di disavanzo in bilancio, un miliardo di promesse a vuoto! Apprendiamo che la provincia di Trento avanza un miliardo di euro di gestione dal bilancio, dato da assestamenti e tagli vari: una cosa assurda che diventa davvero allucinante se si considerano tutti i problemi della scuola (ristrutturazioni) e della sanità, oltre alla vicenda dei mancati investimenti per la messa in sicurezza dei bidoni dei rifiuti organici nella gestione degli orsi.

Di fronte a questi dati è inverosimile che su un miliardo di disavanzo non si trovino un paio di milioni di euro (anche meno probabilmente) per dare sicurezza vera ai cittadini delle valli? Proprio gli stessi elettori del governo di Fugatti, che ha dichiarato di tenere alla loro sicurezza più volte, proponendo cose assurde, come abbattere 70 orsi, con sue dichiarazioni istituzionali di qualche tempo fa. Una vergogna assoluta, pensando alla politica degli annunci, pensando che solo nel 2028 si potrà parlare di bidoni anti orso, queste le intenzioni della Provincia di Trento.

Data la continua politica degli annunci del presidente Maurizio Fugatti e dell’assessore al Turismo con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni, che continuano tra l’altro ad andare a Roma a spese nostre per parlare di spray per gli orsi da dare a tutti i cittadini, è stato quindi deciso di verificare la situazione bidoni anti orso nelle valli del Trentino. I nostri governanti locali continuano a sostenere che stanno facendo il massimo per gestire la situazione in Trentino ma queste sono solo chiacchiere per gettare fumo negli occhi dei trentini, che ancora credono a soluzioni assurde, come gli abbattimenti che si vorrebbero attuare, o come lo spray dato a tutti, che potrebbe essere pericoloso se non si sa usarlo correttamente.

Pensate se una persona sbaglia la mira o la tempistica quanto potrebbe arrabbiarsi un orso, con conseguenza di rischio molto più alta rispetto ad un semplice incontro magari gestito con intelligenza e consapevolezza.

Alcuni attivisti di una nota associazione trentina, l’Associazione Bearsandothers-Animali Liberi, da sempre attiva per promuovere la convivenza uomo-animali selvatici in Trentino, sono andati in questi giorni a esplorare le valli, producendo un report molto interessante sulla situazione della gestione dei rifiuti organici in Trentino. Un modo per mostrare una verità diversa di un Trentino che a chiacchiere sembra essere all’avanguardia, ma invece nei fatti tiene i soldi pubblici nel cassetto e non li investe per una politica seria della convivenza.

E non si tratta solo di bidoni anti orso, ma di una vera e propria situazione di incapacità gestionale diffusa nelle valli trentine. Oltre ai bidoni anti orso inesistenti e annunciati in pompa magna come al solito dal sorridente assessore Failoni, viene rilevata anche la totale incapacità delle amministrazioni locali nel gestire cestini nei parchi, allocazione dei bidoni vari, molto spesso messi proprio in posizioni adatte ad invitare l’orso al banchetto. Si lamentano sindaci, consiglieri provinciali, ma nulla di concreto mettono in campo per modificare le cose.

Sì, perché di bidoni da cambiare se ne parla da oltre vent’anni, ma i cestini delle aree pubbliche per esempio si possono sistemare con pochi soldi e chiuderli ermeticamente, oppure organizzare passaggi più frequenti per svuotarli, cosi da eliminare le fonti di attrazione da cibo per gli orsi. Le lamentele in merito alla presenza degli orsi vicino ai centri abitati sono continue e stanno sinceramente diventando ridicole, di fronte all’inerzia di personaggi che hanno il potere e i soldi per migliorare le cose e invece creano terrore nei cittadini che si bevono le bugie come nulla fosse.

Il report realizzato è stato inviato anche al ministro Pichetto Fratin; sappiamo che sarà improbabile che il ministro lo legga o che lo prenda in considerazione, ma intanto forse qualcuno gli farà sapere che qui in Trentino chi governa racconta la “storia de l’ors” plasmata a propria convenienza. Ma la verità è un’ altra cosa.

A voi la visione.

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