Ronaldo è umano e Diogo Costa fa il “Ronaldo” per una notte. Una gara apertissima fino agli ultimi istanti: se si parla di emozioni, sicuramente la più bella di questo Europeo. Le lacrime, le scuse e poi la gioia: c’è tutto nella notte di PortogalloSlovenia. CR7 è sempre il protagonista, nel bene e nel male: si fa parare il rigore da Oblak nei tempi supplementari ma si redime ai rigori. Costa para tutto: gli sloveni escono a testa altissima ma, forse sprecano un po’ troppo.

CR7, prima le lacrime poi la redenzione
Immagini che hanno fatto il giro del mondo. Cristiano Ronaldo in lacrime per un rigore sbagliato al 105′ che avrebbe portato il Portogallo ai quarti senza dover passare dai calci di rigore. Un pianto disperato e incontenibile, nonostante la vicinanza e l’abbraccio dei suoi compagni. Poi, il gesto da campione: nella lotteria dei rigori è il primo a batterlo e questa volta non sbaglia. Mani giunte e sguardo rivolto alla sua curva: Ronaldo si scusa con i tifosi e riscatta la sua partita.

Lacrime di chi, anche a 39 anni e dopo aver vinto davvero di tutto, si sente ancora in dovere di dare qualcosa: “Mi è dispiaciuto per i tifosi. Darò sempre il massimo per questa maglia. E lo farò per tutta la vita. Bisogna assumersi la responsabilità“.


Diogo Costa, l’eroe che non ti aspetti
“È una motivazione in più, da parte mia il lavoro non mancherà mai. Credo in me stesso e sono grato alla mia famiglia. Era la partita in cui ho potuto aiutare di più la mia squadra ed è su questo che mi concentro”. Quasi in modo inaspettato, Diogo Costa è l’uomo decisivo nella partita contro la Slovenia, grazie alle sue parate, quello che gli riesce meglio. Prima nei tempi supplementari con una chiusura strepitosa sul tiro di Sesko, poi ai calci rigore (dove è infallibile): l’unico nella storia degli Europei a parare tutti i penalty avversari. Gli errori del Mondiale in Qatar sono un lontano ricordo e il premio di migliore in campo non che essere suo.

Ora il Portogallo affronterà nei quarti di finale la Francia che non è mai stata in grado di segnare un gol su azione (un rigore e due autogol a favore). Un match che sa di rivincita per Le Bleus, dopo la sconfitta in finale “a casa loro” a Euro 2016.

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