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Sardegna segreta: la nostra guida alla scoperta di territori selvaggi e della “Blue Zone” dove vivono gli ultracentenari

È una Sardegna “buck the trend” quella che si muove lungo la punta nord-ovest, a ridosso della Gallura e di fronte all’Asinara. Nonostante disti pochi chilometri dalle luci e gli yacht della Costa Smeralda, è ancora una zona poco battuta e frequentata, con spiagge e borghi che conservano un’immagine autentica

Testo e Foto di Rita Bossi
Sardegna segreta: la nostra guida alla scoperta di territori selvaggi e della “Blue Zone” dove vivono gli ultracentenari

Grande, maestosa, perennemente sferzata dal maestrale che nel corso dei millenni le ha dato una conformazione geomorfologica unica, la Gallura è un’antica e ancora selvaggia sub regione della Sardegna settentrionale. Visitarla vuol dire scoprire i boschi millenari, gli ulivi forgiati dal vento, le rocce dai mille volti, la cucina, le tradizioni, le bellissime spiagge e le infinite attività che può offrire. Qui ogni cosa è carica di una ricchezza diversa, unica. Una terra ancora selvaggia, a tratti anche aspra e azzardata. Luogo decretato, il Parco delle Tre Cime a Luogosanto, piccolo paese, con meno di 2.000 abitanti, a 321 metri sul livello del mare, da cui però dista solo 15 km. Un borgo sacro grazie ai ben 22 santuari presenti sul suo territorio, senza sbocco sul mare, incastonato nei monti del Limbara, pervaso da una sincera spiritualità fin dalla sua origine, con un caratteristico centro storico ricco di edifici di granito, tra cui la Basilica Nostra Signora.

A partire dal XVIII secolo, la Basilica ha ottenuto il privilegio di avere la porta Santa, che così come a San Pietro nel Vaticano viene aperta ogni sette anni, per un anno intero, per offrire l’indulgenza plenaria ai numerosi pellegrini che vi si recano. Qui, abbiamo incontrato Tonino, di 94 anni. Si alza la mattina presto e va in campagna a zappare il suo orto. Fa 5 km a piedi in andata e altrettanti per tornare. Mangia genuino ortaggi, verdure, frutta di produzione propria e beve un bicchiere di rosso al giorno, allungato con un po’ d’acqua. Racconta del suo duro lavoro nei campi, della sua famiglia, dei bei tempi quando tutto andava meglio. Tonino è “di casa” dai giovani imprenditori del wine bar DiVinum di Luogosanto, che si sono impegnati a promuovere il territorio con prodotti di qualità, biologici e il loro terrazzino di campagna in paese è zeppo di stranieri. Come lui, in questa parte della Sardegna, ci sono persone con età da record, centenari più che altrove…è una zona chiamata Blue Zone ma alimentazione e stile di vita attivo non spiegano tutto, o quanto meno non sono una prova. Ma 500 anni li ha Il sughero di Crisciuleddu (quasi 4 metri di circonferenza e 20 di altezza, nell’elenco delle piante monumentali d’Italia), rivela Vittoria Fresi di Mediterranea Adventures che con il marito Telemaco Murgia porta i turisti in lungo e in largo alla scoperta di una Sardegna sconosciuta, specie fuori stagione, lontano dalla mondana Costa Smeralda. In cima al paese, l’Eremo di San Trano, da cui si vede bene la Corsica e la Maddalena.

Lasciati i ritmi lenti del luogo scendiamo verso il mare, precisamente a Badesi, luogo magico, affacciato su acque turchesi limpidissime, mosse qualche volta dal Maestrale. Si trova al centro del golfo dell’Asinara, a metà strada tra Castelsardo e il borgo di pescatori Isola Rossa, ed è gettonato particolarmente da chi pratica vela, windsurf, e surf. Gli amanti degli sport acquatici non possono perdere i vari contest che solitamente si svolgono tra agosto e settembre. Alle spalle, spiagge ampie, contornate da dune morbide e macchia mediterranea, con ginepri e mirti che profumano l’aria. Qua nidificano uccelli stanziali e migratori, mentre le colline intorno sono ricoperte di vigneti dove si produce il Vermentino di Gallura.

Anche quest’anno Bandiera Blu, Badesi è perfetto per una vacanza, meglio ancora se si sceglie un indirizzo come il quattro stelle Is Serenas Badesi Resort by Bluserena Hotels & Resorts, (a cinque minuti dalla spiaggia principale di Badesi Li Junchi lunga 8 km) che riserva fronte mare spiaggia privata con ombrelloni, lettini e base nautica. All’interno quattro piscine come i ristoranti con proposte culinarie ricche e variegate, Spa, campi da calcio, padel, beach volley. E’ come un piccolo borgo, con casette a uno o due piani sparse in pressi della spiaggia, perfetto sia per le famiglie – che troveranno i servizi unici family-oriented – sia per le coppie che nell’area Prestige potranno vivere esclusivi momenti di puro relax. La nuova formula “Full All Inclusive”, una prima assoluta in Sardegna per un resort di questo livello, include, accanto ai pasti principali bevande, cocktail e snack. Ci sono grandi aree per bimbi e ragazzi dai 3 ai 17 anni, con animazione personalizzata. Inoltre, Bluserena si prende cura dei territori rispettando la loro natura e il loro sviluppo. Is Serenas Badesi Resort come le altre sue strutture ricettive sono riconosciute come modello e sono sostenibili: gran parte dell’energia consumata è energia pulita, prodotta nei grandi parchi fotovoltaici attivati dal Gruppo.

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