Infinite ore in piedi, concentrazione massima e una tollerabilità dell’errore pari a zero. Fortunati sì, sfruttati pure. Come se fossero dei soldatini. Ma quanto guadagnano i raccattapalle a Wimbledon? 200 sterline a testa per ogni ball boys o girls, non al giorno. In totale. Praticamente, poco più di 230 euro. E voi fareste tutto questo per così poco? Soprattutto considerando i sacrifici e le selezioni programmate nei mesi precedenti all’evento. Due intense settimane retribuite con cifre che rasentano il ridicolo, soprattutto per la pressione a cui questi giovani ragazzi sono sottoposti.

Svenimenti e vertigini: il precedente che ha cambiato tutto
Un servizio rapido, di qualità e impeccabile. Questo è quanto viene espressamente richiesto ai raccattapalle di Wimbledon. I campi dell’SW19 (chiamato così perché indica la prima parte dell’indirizzo postale dell’area di Wimbledon) sono occupati da tantissimi adolescenti, che hanno in comune lo stesso vestiario firmato Ralph Lauren, rigorosamente viola e verde (che può essere portata a casa come ricordo). Un rigoroso addestramento, lunghe e sfiancanti giornate: tutto a soli 200 sterline. Fortunatamente, svenimenti e vertigini non dovrebbero essere più previsti in questa edizione. O almeno si cercano di limitare il più possibile. Il motivo? L’aumento delle temperature – nel 2023 – aveva portato un raccattapalle allo svenimento: rimesso in sesto dalla giocatrice britannica Jodie Burrage, con bevande e cibo energetico, il ball boy è stato aiutato a uscire dal campo. La nuova logica delle turnazioni evita tutto questo. Un caso isolato che è servito almeno a cambiare qualche direttiva e rendere meno massacrante il lavoro dei raccattapalle.

“Solo” 250 raccattapalle: la selezione e la preparazione
Poter partecipare a Wimbledon da raccattapalle è come vincere alla lotteria. Secondo il The Sun, infatti, su circa mille candidati, ovvero adolescenti provenienti da 30 scuole selezionate di Londra, ne vengono scelti 650 che dovranno sostenere l’esame già a febbraio. Da lì, si passerà al numero ufficiale di 250. Si andranno a formare sei squadre di lavoro da sei raccattapalle che si occupano di coprire esclusivamente il Centre Court e il N1 Court. Gli altri, vengono smistati nelle restanti 16 sedi.

Con un’età media di 15 anni, i primi allenamenti di addestramento cominciano nei mesi invernali al Raynes Park Community Sport Ground di Londra. Poi, il tutto riprende verso marzo presso l’All-England Club. Tanto tempo per prepararsi per essere perfetti nelle due settimane più importanti dell’anno. Pressioni sempre più alte, ma la paga rimane sempre la stessa. Dietro le quinte, il motore di Wimbledon è sottopagato. Il confronto con i numeri che macina lo Slam londinese è imbarazzante: un montepremi da 50 milioni di sterline complessivi – quasi 60 milioni di euro – e ricavi stimati intorno ai 450 milioni di euro.

Niente “Ball Crew”, a Wimbledon ci sono ancora boys e girls
Dal punto di vista remunerativo la situazione deve ancora migliorare, ma anche su altri aspetti Wimbledon non intende cambiare, da 137 edizioni (questa compresa) legata indissolubilmente alle sue tradizioni. A differenza degli altri Slam (come Australian o US Open), infatti, durante il torneo inglese gli assistenti di campo non vengono riconosciuti con il genere neutro di Ball Crew o Ball kids ma individuati ancora come ball boys o girls.

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