Sono lontani gli anni in cui a Capurso, alle porte di Bari, gli unici eventi musicali erano rappresentati da esibizioni di cantanti folk locali legati alla loro terra. Ricordo ad esempio da bambino un concerto in piazza di Toni Santagata, che chiudeva una festa patronale sulle note di “Quant’è bello lu primm’ammore”.

I tempi cambiano. Adesso è tutta un’altra musica. Merito soprattutto dell’associazione Multiculturita, che da oltre vent’anni porta nel piccolo paese pugliese artisti di fama internazionale come Pat Metheny o The Manhattan Transfer. Qui si sono esibiti tra gli altri anche Gino Paoli, Vecchioni, Bennato. Stefano Bollani ci arrivò nel 2011 , dando vita a margine della sua performance ad un gustoso duetto con Checco Zalone, che da queste parti è di casa.

Quest’anno, nell’edizione XXII di Multiculturita Summer Festival, la data da cerchiare in rosso sarà il 19 luglio. “Il Gladiatore” Russell Crowe, con i suoi The Gentlemen Barbers, ha scelto di salire sul palco per esibirsi in un concerto rock che si preannuncia vigoroso come il suo stile. Non mancheranno divagazioni che stupiranno il pubblico come “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri e altre sorprese in scaletta.

La cornice dello spettacolo sarà la suggestiva scenografia data dalla Reale Basilica della Madonna del Pozzo. Il premio Oscar australiano arriverà a Capurso dopo aver toccato luoghi di rilevanza storico culturale come il Colosseo di Roma e l’Anfiteatro degli scavi di Pompei, mentre il 22 luglio farà tappa anche a Siena con uno spettacolo gratuito in Piazza del Campo.

“Multiculturita nasce oltre vent’anni fa dall’incontro di un gruppo di amici sognatori che volevano cambiare il mondo”. A raccontare questa bella avventura è Nicola Taranto, direttore generale della associazione. “Partendo dalla nostra realtà, ciascuno con le proprie competenze, volevamo contribuire a far crescere la nostra comunità offrendo occasioni di cultura e bellezza. Inizialmente il festival era dedicato al jazz, ma nel corso degli anni Multiculturita si è evoluta, iniziando a portare in scena anche altri generi musicali”. Non a caso in questa edizione, oltre a Crowe, saranno presenti anche Max Gazzè che inaugura il 18 luglio e i Dire Straits Legacy nella serata conclusiva.

“Organizzare grandi eventi è difficile, farlo in contesti non metropolitani lo è ancora di più – continua Nicola – questo però non ci ha fermati, anzi, ci ha spinto sempre più ad alzare l’asticella dei nostri obiettivi, pur dovendo mantenere sempre i piedi per terra. Siamo orgogliosi per il lavoro svolto in questo ventennio”.

Si può aggiungere che il desiderio di regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile, aiutando al contempo la crescita di un territorio, è stato pienamente centrato. Un modello che sarebbe bello venisse replicato anche da altri paesi o comunità, sfidando lo scetticismo imperante nella possibilità di riuscita di tali iniziative. “Capita spesso infatti – conclude Nicola – che sui social ci scrivano se l’arrivo di un big internazionale a Capurso sia da considerare una fake news o una bufala di Facebook!”. Invece è tutto vero e il 19 luglio, per dirla con le parole del Generale Massimo Decimo Meridio, “al mio segnale… scatenate l’inferno!”.

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