Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto all’omologo russo, Vladimir Putin, che la Turchia può “gettare le basi per un accordo che ponga fine alla guerra tra Russia e Ucraina” con un cessate il fuoco prima e poi con una pace “giusta” che soddisfi sia Mosca che Kiev. Lo riferisce la presidenza della Repubblica turca, dopo lì incontro tra Erdogan e Putin che si è svolto oggi ad Astana, in Kazakhstan, in occasione del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Già in passato la Turchia aveva tentato di mediare tra le due parti senza però riuscire a far raggiungere un accordo.
Al vertice partecipa anche il presidente cinese Xi Jinping che oggi ha incontrato Putin in un vertice bilaterale. Al termine del faccia a faccia, il presidente russo ha affermato che le relazioni tra Russia e Cina “stanno vivendo il periodo migliore nella loro storia” essendo basate “sui principi di uguaglianza, benefici reciproci e rispetto per la sovranità di entrambi”. Putin ha aggiunto che la “cooperazione” tra Russia e Cina “non è diretta contro nessuno: non creiamo blocchi o alleanze, agiamo semplicemente nell’interesse dei nostri popoli”.
Nel loro colloquio odierno i due presidenti hanno sottolineato “la futilità” di qualsiasi formato per i negoziati sull’Ucraina “senza la partecipazione della Russia”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. I due leader, ha aggiunto Peskov, “hanno scambiato opinioni su problemi regionali”. E alla domanda se molto tempo fosse stato dedicato al conflitto in Ucraina, ha risposto: “No, non direi”. Oggi il presidente finlandese Alexander Stubb ha detto, in un’intervista a Bloomberg che, se lo volesse e considerando la dipendenza di Mosca da Pechino, la Cina potrebbe risolvere la crisi in Ucraina con una telefonata, ingiungendo a Putin di interrompere le ostilità
Come sottolineato da Peskov negli incontri di oggi non si è parlato solo di Ucraina. Erdogan ha affermato anche che potrebbero essere adottate “serie” iniziative per costruire con la Russia un secondo impianto nucleare in Turchia, a Sinop sul Mar Nero, mentre Mosca sta già costruendo un’altra centrale atomica in Turchia, ad Akkuyu, in provincia di Adana, nel sud del Paese, sul Mediterraneo. Il presidente turco ha poi affermato che la comunità internazionale dovrebbe in questo momento concentrarsi su come fermare Israele. Durante il colloquio con Putin, Erdogan ha citato le “minacce di Israele contro il Libano”, affermando che l’allargamento del conflitto creerebbe gravissimi danni per i Paesi della regione, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.