Polemica accesa a In Onda (La7) tra la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti, e il condirettore di Libero, Pietro Senaldi, sull’inchiesta di Fanpage relativa ai giovani di Fratelli d’Italia e sui manifestanti pro Palestina.

Senaldi, dopo aver sbeffeggiato la parlamentare per le sue critiche a Giorgia Meloni e alla sua lettera tardiva in merito alle derive neofasciste nel suo partito (“Lei fa ridere i polli”, “Meno male che l’onorevole Piccolotti fa il politico e non lo psicanalista, così ci sentiamo solo i suoi pippotti politici”), commenta quanto emerso dal reportage di Fanpage, distinguendo tra Ilaria Salis, europarlamentare neo-eletta tra le fila di Avs, e i giovani di Fdi inneggianti al duce e dediti ai saluti nazisti: “La Salis ha avuto e ha problemi con la giustizia, italiana e non solo. Avs ne ha fatto un manifesto e l’ha portata nell’europarlamento. I protagonisti del video di Fanpage non hanno commesso nessun reato, però ovviamente sono ingiustificabili e giustamente la Meloni li ha mandati via. Quella lettera di Meloni è indirizzata al 30% di elettori moderati – continua – che non ne possono più di tutti questi video di Fanpage. Possono perdonare questa gioventù neofascista, che è la ‘minimissima’ parte ovviamente di Fdi, una, due, tre volte, ma poi basta. Devi fare pulizia perché altrimenti ti sogni il partito conservatore e stai sempre lì con Avs a dire: ‘Sei più antisemita tu o sono più antisemita io?”.

Piccolotti dissente e Senaldi ribadisce: “Lei è nell’estremismo, onorevole. Ma poi i pro Pal cosa sono?”.
Lei ha detto una cosa gravissima – insorge Piccolotti – Io non le lascio dire in nessun modo che le persone che si stanno battendo per il cessate il fuoco in Palestina e per salvare vite umane siano antisemite perché non è così. Mai nella mia vita e mai nel mio partito è stata pronunciata una frase antisemita. I nostri ragazzi di Unione Giovani di Sinistra sui social hanno pubblicato cartelli con la scritta ‘Infiltrateci pure’. Venite pure a vedere come siamo, perché a casa nostra il razzismo e l’antisemitismo non esistono“.

Ad affiancare Senaldi c’è l’editorialista del Corriere della Sera Massimo Franco che, rivolgendosi a Piccolotti, accusa: “Non ci sarà antisemitismo ma c’è molto anti-Israele, che soprattutto a sinistra si mischia con un forte anti-americanismo“.
La parlamentare ribatte: “Il popolo, cioè gli ebrei, lo Stato, cioè Israele, il governo, cioè Netanyahu, non sono la stessa cosa. Noi critichiamo ferocemente Netanyahu e il suo governo. E sosteniamo che si sia reso protagonista di crimini di guerra. Da parte nostra non ci sarà nessuna attenuazione nella condanna, nella richiesta di dimissioni, nella richiesta di cessate il fuoco, nella richiesta che la Corte Penale Internazionale lo persegua e lo condanni. Ed essendo pacifisti, noi siamo contro ogni crimine di guerra”.

“Sì, però credo che i crimini di guerra li abbia commessi anche Hamas il 7 ottobre – replica Franco – Questo deve essere sempre chiaro, perché ha cominciato Hamas“.
“La nostra condanna è arrivata subito – puntualizza Piccolotti – però Hamas ha commesso un atto terroristico, il crimine di guerra è un’altra cosa“.
“Con milleduecento persone uccise e ostaggi che sono ancora nelle loro mani mi sembra un po’ riduttivo”, obietta Franco.
“‘Atto terroristico’ non mi sembra affatto una definizione leggera – spiega Piccolotti mentre Senaldi gesticola nervosamente – E lo sto dicendo utilizzando delle parole precise, perché quando parliamo di Hamas non siamo in presenza di un esercito regolare. L’esercito israeliano è invece un esercito regolare e quindi si tratta di crimini di guerra”.

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