L’ipotesi c’è, al netto delle smentite di rito: Joe Biden sta valutando il ritiro. Se dovesse succedere chi sarebbe il candidato dei dem che avrebbe il compito di sfidare Donald Trump? In tal senso negli Stati Uniti ci sono pochi dubbi: Kamala Harris. Sebbene al momento più impopolare del suo capo, la vicepresidente è considerata la figura migliore a raccoglierne l’eredità, colei che creerebbe meno spaccature in un Partito democratico già lacerato e scosso dalle continue défaillance del presidente. Dopo essere stata indicata come ‘l’Obama donna’, prima vicepresidente afroamericana della storia, Kamala Harris si prepara silenziosamente a infrangere nuovi soffitti di cristallo e coronare il sogno di diventare la prima presidente donna e la prima afroamericana a guidare gli Stati Uniti. Con lei arriverebbe a Pennsylvania 1600 una famiglia rivoluzionaria, contraltare moderno a quella più tradizionale di Joe e Jill Biden.

Colta e trascinatrice di folle fino a qualche tempo fa, Kamala Harris non ha brillato nei panni di vice, deludendo probabilmente chi si aspettava molto di più da lei. Ex procuratrice di San Francisco prima e della California poi (Barack Obama la definì goffamente “la più bella procuratrice del Paese”, per poi scusarsi), nel 2016 Harris ha conquistato un seggio in Senato e subito dichiarato guerra a Donald Trump. Lì il suo prestigio e la sua statura politica si sono rafforzati: i suoi interrogatori all’ex ministro della Giustizia Jeff Sessions sono diventati virali e l’hanno accreditata davanti al pubblico democratico a caccia di volti nuovi per il partito. Da qui la decisione di provare a correre per la Casa Bianca: un tentativo che non ha avuto successo anche se si era imposta come una delle rivali più agguerrite di Biden nel corso delle primarie.

È rimasto negli annali l’aspro confronto fra i due nel corso di uno dei dibattiti, durante il quale Harris rinfacciò al suo futuro capo di essersi compiaciuto della collaborazione con due senatori segregazionisti negli anni ’70. Non contenta, Kamala continuò raccontando di conoscere una ragazzina nera che per fortuna ebbe la possibilità di andare in una scuola migliore grazie al servizio di scuolabus istituito per le minoranze che vivevano nei quartieri più disagiati, servizio al quale – ricordò – il senatore Biden si era opposto: “Quella ragazzina ero io”. Collezionista di sneaker Converse, Harris si sveglia di solito alle 6 del mattino e si allena per mezz’ora. Il suo motto è un monito che la madre le rivolgeva quando era ragazzina: ‘Potrai essere la prima, ma assicurati di non essere l’ultima’. Da allora Harris di tabù ne ha infranti molti, aprendo la strada e diventando un modello per molte donne. Ora, forse, l’occasione della vita.

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