Via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge che introduce il reato universale di maternità surrogata. Concluso l’esame degli emendamenti e le dichiarazioni di voto, i gruppi hanno dato il mandato al relatore per l’approdo in Aula. A favore il centrodestra, contrarie tutte le opposizioni. Il provvedimento, che porta la firma di Fratelli d’Italia e fortemente voluto dalla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato approvato alla Camera il 26 luglio 2023.

Protestano i dem. “E’ francamente inaccettabile”, ha dichirato il senatore Pd Alfredo Bazoli al termine della seduta, “che si facciano le corse per approvare in commissione un provvedimento che non è neanche calendarizzato per l’Aula e ci sia il totale silenzio, da parte dei presidenti di commissione, sul fine vita che invece è in calendario per l’aula il 17 settembre. Su quel disegno di legge non si fa niente, non sono state convocate le commissioni mentre si obbliga la commissione Giustizia a lavorare a tappe forzate per chiudere un provvedimento, quello sulla maternità surrogata, che ha carattere ideologico e interessa alla maggioranza”. Riferendosi al disegno di legge sul fine vita, Bazoli ha ricordato che un “provvedimento in quota opposizioni, di fatto”, ma di cui non c’è traccia nelle commissioni Affari sociali e Giustizia del Senato che dovrebbero avviare la discussione, in vista dell’approdo in Aula già fissato al 17 settembre. Per la senatrice dem, Anna Rossomando, “la maggioranza dimostra così di non saper affrontare i temi attuali. Ogni volta che c’è una questione che obbliga a fare i conti con l’attualità e con il futuro, loro sono incapaci di stare sui cambiamenti. E questo si traduce in un cinismo rispetto alla vita delle persone”.

Per il segretario di +Europa Riccardo Magi, “l’accanimento persecutorio che questo governo continua a mettere in atto nei confronti dei bambini e delle bambine è inaccettabile e anche incomprensibile”. E ancora: “L’obbrobrio giuridico pensato per arrestare i genitori che ricorrono a GPA all’estero, anche se in Paesi in cui è legale è regolamentata. È l’ennesimo provvedimento incostituzionale di questo governo, contrario anche alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE”.

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