Braccia in aria, indice e mignolo alzati per formare due corna. Un’immagine che ricorda il muso di un lupo. Un gesto (e un’esultanza) antisemita – durante il gol del 2-0 contro l’Austria – che rischia di mettere la parola fine all’Europeo di Merih Demiral, difensore della Turchia. Una “mossa” abolita in Austria – a partire dal 2019 per evitare un certo tipo di propaganda terroristica – e anche in Francia. Mentre la Germania sta cercando di vietare il saluto. “Naturalmente sono molto felice di aver segnato due gol. Il modo in cui ho festeggiato aveva qualcosa a che fare con la mia identità turca. Ho visto anche tante persone allo stadio fare questo gesto. Non c’è nessun messaggio nascosto“. A cosa voleva far riferimento Demiral con quella esultanza? Il gesto – il cosiddetto “saluto del lupo” – viene comunemente associato al movimento politico di estrema destra turco e antisemita dei “Lupi Grigi”. Intanto, la Uefa ha aperto un’indagine per “presunto comportamento inappropriato”.

Demiral non è nuovo a gesti ultranazionalisti. Nell’ottobre 2019, quando giocava nella Juventus, esultò insieme ad altri compagni di squadra (compreso Hakan Calhanoglu, all’epoca al Milan) con il saluto militare proErdogan. Il gesto avvenne durante la partita tra Francia a Turchia allo stadio Saint Denis valida per la qualificazione a Euro 2020. Il saluto militare era un’apera manifestazione di consenso all’offensiva di Ankara contro i curdi nel nord-est della Siria, decisa appunto dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Oggi Demiral gioca nell’Al-Ahli in Arabia Saudita, dopo aver vestito anche la maglia dell’Atalanta.

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Estremisti e accusati di genocidio: chi sono i “Lupi Grigi”
Lupi Grigi, in turco “Bozkurtlar“. Questo il nome informale dell’organizzazione paramilitare nazionalista di estrema destra Ulku Ocaklari (letteralmente i Focolari Idealisti), instaurata sul concetto di panturchismo (movimento ideologico con l’obiettivo di riunire tutti i popoli turchi nel mondo). Monitorato dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione in Germania, questo movimento estremista viene fondato negli anni ’60 da Alparslan Turkes (a sua volta fondatore dell’Mhp, il Partito del Movimento Nazionalista e braccio politico dei Lupi). Con l’emigrazione dei turchi nel territorio tedesco, soprattutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, attualmente sono molte le comunità che si sono insediate (e che, peraltro, rappresentano una risorsa anche per lo stesso movimento calcistico in Germania). Ovviamente, non tutte rappresentano un pericolo per il Paese.

La ramificazione dei Lupi Grigi in buona parte dell’Europa ha permesso la creazione di una rete distributiva di scambio di eroina al fine di finanziare l’acquisto di armi da fuoco in patria, in favore della propria operatività politica. Dopo le prime violenze negli anni ’70 che provocarono oltre 5000 morti in Turchia (principalmente curdi e armeni), i Lupi Grigi sono tornati in auge il 13 maggio 1981, giorno in cui il terrorista Mehmet Ali Agca – facente parte di questo movimento – sparò a Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Tra gli altri, spunta il loro coinvolgimento legato al colpo di Stato in Azerbaigian (nel 1995), alle guerre del Nagorno e della Cecenia, fino all’attacco terroristico a Bangkok (2015) e per quella che è passata alla storia come “caccia all’armeno” a Lione (2020). Presunta anche la loro partecipazione alla cosiddetta controguerriglia (Kontrgerilla in turco), il nodo anatolico della rete Gladio, l’organizzazione anticomunista ispirata dalla CIA e dalla NATO.

Demiral, la UEFA indaga
Nel frattempo, la UEFA ha deciso di aprire un’indagine nei confronti del difensore turco: “In relazione alla partita degli ottavi di finale del Campionato Europeo UEFA 2024 tra Austria e Turchia, giocata il 2 luglio 2024 a Lipsia, in Germania, è stata aperta un’indagine ai sensi dell’Articolo 31(4) del Regolamento Disciplinare UEFA in relazione al presunto comportamento inappropriato del giocatore della Federcalcio turca, Merih Demiral. Ulteriori informazioni su questo argomento saranno rese disponibili a tempo debito”.

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