A quanto pare Chiara Ferragni e il suo team di avvocati hanno fatto una serie di riflessioni in merito al caso giudiziario legato al “pandoro gate Balocco”. Considerando tutte le varianti del caso (non ultimo la possibile chiusura della boutique in centro a Milano) e soprattutto la voglia dell’imprenditrice di rinnovare e rispolverare la sua immagine allontanandosi quanto più possibile dal clamore mediatico e giudiziario dei mesi scorsi, ecco che si è deciso di rinunciare al ricorso al Tar contro l’Agcm. L’appuntamento nelle sedi legali era fissato per il 17 luglio.
A riportarlo è Il Messaggero. Quindi sempre in merito al caso Pandoro, la Ferragni rinuncia a chiedere l’annullamento della sanzione di un milione di euro. La multa era scaturita dal provvedimento che l’Antitrust ha inflitto a dicembre 2023 alle società dell’imprenditrice, Fenice e Tbs crew per la “pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro Pink Christmas”.
Alla base di questa operazione ci sarebbe quindi, secondo il quotidiano romano, “un’intesa informale con l’Antitrust, che le eviterà un’altra sanzione importante”. Si parla infatti di un altro caso, sollevato sempre da Selvaggia Lucarelli, ossia quella delle uova di Pasqua Dolci Preziosi con una dinamica molto simile a quello della Balocco. Un episodio che è stato messo sotto la lente d’ingrandimento dall’Antitrust che, appunto, ad aprile scorso ha aperto una nuova istruttoria nei confronti di Chiara Ferragni e dell’azienda.
Ma con questi nuovi sviluppi sembra che le cose evolveranno a favore di uno spostamento dell’attenzione verso altri ambiti dell’universo Ferragni, a partire dal versante privato.