Cronaca

Giacomo Bozzoli, il 39enne latitante ricercato in tutto il mondo: è scomparso con la moglie e il figlio. L’appello del suocero: “Costituisciti”

È stato emesso il mandato d’arresto internazionale nei confronti di Giacomo Bozzoli, 39enne latitante dopo essere stato condannato in via definitiva per l’omicidio dello zio Mario e la distruzione del suo cadavere nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno (Brescia) l’8 ottobre 2015. Il provvedimento, firmato dalla pm Claudia Passalacqua, è stato firmato a poche ore dalla dichiarazione di latitanza, ufficializzata con un decreto emesso dal presidente della prima sezione penale del Tribunale bresciano, Roberto Spanò. Bozzoli, scomparso insieme alla moglie Antonella Colossi e al figlio di nove anni, è ricercato in tutto il mondo e, a quanto ricostruito, negli ultimi sei mesi non ha mai viaggiato in aereo: il suo nome è stato inserito nei database delle forze dell’ordine internazionali affinché possa essere individuato in alberghi, aeroporti, porti e zone turistiche di tutto il mondo.

E dal suocero, Daniele Colossi, arriva un appello a consegnarsi: “Questa vicenda mi sta distruggendo. Mi auguro che il compagno di mia figlia si costituisca al più presto per il bene suo ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino”, afferma attraverso l’avvocato Massimiliano Battagliola. “Per quanto mi riguarda posso solo dire che nella vita ho sempre lavorato onestamente e rispettando la legge. Per questa ragione mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti perché credo che questa sia la cosa migliore per tutti. Spero che la vicenda si concluda il prima possibile”.

Mercoledì in tarda serata i carabinieri hanno perquisito la villa di Soiano, sul lago di Garda, dove il latitante vive con moglie e figlio: presenti il padre Adelio e il fratello Alex, proprietario dell’immobile. Sono stati sequestrati numerosi smartphone, che saranno esaminati per cercare ogni possibile traccia. Lunedì sera, dopo la pronuncia della Corte di Cassazione che ha reso definitivo l’ergastolo, i militari si erano presentati nell’abitazione per condurre il condannato in carcere, senza trovarlo: i vicini hanno riferito che la famiglia non si vedeva da una decina di giorni. Un passaggio dell’auto di Bozzoli, una Maserati Levante, è stato registrato il 23 giugno al casello di Desenzano: l’ultimo accesso su Whatsapp risale alle prime ore del mattino successivo. Secondo il suocero, si trova insieme a moglie e bimbo “in una località imprecisata della Francia”. Una delle ipotesi è che la fuga sia solo temporanea e finalizzata a trascorrere gli ultimi giorni di libertà in famiglia, complice il compleanno del figlio proprio in questi giorni di inizio luglio.