L'attrice ha ricevuto il Globo d'Oro e nei ringraziamenti c'è anche il regista
Monica Bellucci da Parigi è tornata a Roma ricevere il premio alla carriera Globo d’Oro. L’attrice, prima della cerimonia, ha incontrato la stampa per raccontarsi: “Mi sento profondamente italiana e infatti è l’unico passaporto che ho, anche se c’è questo sentimento di sentirmi una straniera dappertutto. La Francia è nel mio cuore, vivo lì da tanti anni e ho molti amici anche italiani lì. Non c’è questa grande differenza per me, ho sempre considerato italiani e francesi cugini. Il cinema italiano è sempre stato parte del cinema francese e viceversa, siamo sempre stati ispirazione gli uni per gli altri. Tanti nostri attori come Mastroianni o Cardinale hanno lavorato in Francia, le nostre due culture sono molto vicine. Ma oggi sento anche che potrei tornare in Italia”.
Poi il discorso si sposta sul fidanzato e regista Tim Burton, a cui l’attrice ha anche dedicato il Premio: “È stato meraviglioso sapere che ‘Beetlejuice Beetlejuice’ sarà il film d’apertura della Mostra del Cinema di Venezia. Quando abbiamo saputo la notizia siamo stati tutti molto felici, anche Tim ovviamente. È una cosa che ci ha colto di sorpresa, ero qui a Roma quando l’ho saputo”. “Beetlejuice Beetlejuice” con Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Justin Theroux, la già citata Monica Bellucci, e con Jenna Ortega, e Willem Dafoe, sarà il film d’apertura, Fuori Concorso, dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto-7 settembre).
Il rapporto sentimentale con il regista procede a gonfie vele: “L’amore a sessant’anni, un incontro di anime”. Un sentimento condiviso anche sul set di “Beetlejuice Beetlejuice”: “Per me è stata un’esperienza molto bella e sono molto felice di aver potuto vivere questa esperienza artistica e di essere entrata in questo mondo poetico e fantastico di Tim. Quello che mi piace molto del mio lavoro è proprio la parte imprevedibile, succedono cose magiche a tutti noi. Mi è successa molte volte questa cosa. Quando ho incontrato Tornatore avevo visto ‘Nuovo Cinema Paradiso’ e per me era un desiderio grande quello di lavorare con lui, poi è arrivata ‘Malena’. Lo stesso è successo con ‘Matrix’: ero a Parigi e sono andata a vederlo al cinema e ho pensato che avrei adorato essere in uno di quei film. Poi andai in America, incontrai i Wachowski e successe questa cosa meravigliosa. Con ‘Beetlejuice’ è successo di nuovo: l’ho visto, come tutti noi, e mai avrei pensato di poter recitare nel sequel”.
Infine sull’ipotetico ritorno in Patria: “Su tante cose sono la stessa che è uscita dal liceo Classico. In fondo non ho mai lasciato l’Italia, ho sempre avuto la mia famiglia qui. Il mio luogo del cuore a Roma? Villa Borghese”. Nessun commento, almeno per ora, sulla situazione politica che si sta delineando in Francia con la vittoria al primo turno della destra di Marine Le Pen: “Aspettiamo i risultati”.