“In Italia, con questa mano, deve ancora nascere. Sono d’accordo”. Così Fabio Fognini ha risposto a un giornalista che sottolineava come il suono dei suoi colpi a Wimbledon sia unico. Dopo aver battuto Casper Ruud, numero 8 al mondo, il 37enne ligure in conferenza stampa all’All England Club è stato schietto e diretto come in campo. Fognini non è certamente umile, ma la sua frase non è nemmeno un attacco a Jannik Sinner. Anzi, sul numero 1 al mondo dice: “Se nascevo Sinner che ero quadrato, era tutto più bello. Ne sono anch’io consapevole durante la mia carriera che se avessi lavorato su questo aspetto, sarebbero arrivate altre cose. Ma io sono fatto così. Chi mi ama mi prende, chi non mi ama la porta è quella”.

Fognini insomma ha rivendicato il diritto di essere se stesso. E si toglie qualche sassolino della scarpa dopo una vittoria che lo proietta al terzo turno di Wimbledon, dopo tre anni di assenza: “Con tutte le cose che mi sono successe sono ancora qua con la voglia di lottare. È la cosa che mi tiene vivo, giocare questi tornei. Guardo me stesso, non ho più tempo di guardare altrove“. A 37 anni, Fognini ha dimostrato di poter dire la sua ad alto livello: “Giocherò dove riuscirò a giocare con la classifica e dove mi inviteranno, perché con i Challenger non ho più voglia di perdere tempo. Per il resto si è visto”. “Ma io voglio giocare questi tornei, perché sono quelli che mi tengono vivo, che mi tengono il fuoco dentro. E i risultati qui sono una conseguenza”. L’astio Fognini però non riesce proprio a nasconderlo: “Il tennis è un mondo falso. Un mondo egoista, perché è uno sport egoista che ti porta a prendere delle decisioni…”.

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Wimbledon, quando gioca oggi Jannik Sinner contro Kecmanovic: orario e dove vederlo in tv e streaming

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