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Chiara Ferragni, chiusa l’istruttoria dell’Antitrust sulle uova di Pasqua: pagherà 1,2 milioni di euro a “I Bambini delle Fate”

Questa decisione, secondo fonti vicine a Ferragni, rientrerebbe in un'intesa informale con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato

di F. Q.
Chiara Ferragni, chiusa l’istruttoria dell’Antitrust sulle uova di Pasqua: pagherà 1,2 milioni di euro a “I Bambini delle Fate”

L’Antitrust ha annunciato la chiusura dell’istruttoria sulle uova di Pasqua brandizzate Chiara Ferragni, con un accordo che prevede la donazione di 1,2 milioni di euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate“. Le società coinvolte nel procedimento hanno presentato impegni valutati positivamente dall’Autorità, che li ha resi vincolanti. L’impegno principale prevede la devoluzione di almeno 1,3 milioni di euro (pari al 5% degli utili distribuibili, con un minimo di 1,2 milioni) a “I Bambini delle Fate” nell’arco di tre anni. A renderlo noto è la stessa Autorità Garante.

Solo poche ore fa, i suoi legali avevano rinunciato al ricorso contro l’Antitrust sul caso del pandoro “Pink Christmas”, per il quale le società dell’imprenditrice, Fenice e Tbs Crew, erano state sanzionate con un milione di euro a dicembre. Questa decisione, secondo fonti vicine a Ferragni, rientrerebbe in un’intesa informale con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Il procedimento era stato avviato nei confronti delle società Fenice Srl, TBS Crew Srl e Sisterhood Srl (titolari dei marchi e dei diritti relativi alla personalità di Chiara Ferragni) e di Cerealitalia Industrie Dolciarie Spa (titolare del marchio “Dolci Preziosi”). Alla vendita del dolciume era associata un’iniziativa benefica a favore dell’impresa sociale “I Bambini delle Fate”. Tramite l’istruttoria, l’Autorità intendeva verificare se le informazioni potessero indurre i consumatori a ritenere che, acquistando le uova “griffate Ferragni”, avrebbero contribuito a sostenere economicamente l’impresa sociale “I Bambini delle Fate”. Adesso la cifra pagata da Ferragni è stata ritenuta dall’Antitrust una misura idonea a ristorare i consumatori che, acquistando il prodotto, volevano fornire un contributo economico a “I Bambini delle Fate”.

Le aziende coinvolte hanno promesso di tenere separate le attività commerciali (come la pubblicità e la vendita di prodotti) da quelle benefiche. In questo modo, si eviterà di dare informazioni sbagliate ai consumatori sul loro contributo alle iniziative benefiche quando acquistano un prodotto. L’Antitrust controllerà che queste promesse siano mantenute. Se non verranno rispettate, oltre a riaprire l’indagine, l’Antitrust potrà dare una multa fino a 10 milioni di euro e, se l’azienda di Ferragni dovesse continuare a non rispettare le regole, potrà anche sospenderne l’attività fino a 30 giorni.

Da parte sua, l’imprenditrice digitale ha utilizzato i suoi canali social per condividere il comunicato delle sue società, relativo alla conclusione del procedimento avviato dall’Antitrust sul caso delle ‘Uova di Pasqua e Dolci Preziosi’. E sul contributo economico di 1,2 milioni di euro a favore dell’impresa sociale ‘I Bambini delle Fate’ ha voluto chiarire che si tratta “di una donazione e non dunque di una sanzione”. Nel suo messaggio, Ferragni ha spiegato i tre principali impegni presi dalle società coinvolte. “Sono felice di condividere con voi un comunicato importante a cui tengo molto. È relativo al caso Uova di Pasqua e Dolci Preziosi che l’autorità Antitrust ha chiuso accogliendo gli impegni sui quali Tbs Crew Srl e Fenice hanno lavorato negli ultimi mesi”.

Il primo impegno, spiega l’influencer, “consiste in un contributo economico volontario, che è una donazione e non dunque una sanzione, per un minimo di complessivi 1.200.000 euro in favore dell’impresa sociale ‘I Bambini delle Fatè”. Le società, aggiunge l’influencer, “si assumono poi l’impegno, cui tengo in modo particolare, della separazione totale delle operazioni commerciali delle società dalle attività benefiche, che comunque non smetteremo di fare”. Infine, “Tbs Crew e Fenice formalizzeranno regolamentazioni interne per il corretto svolgimento delle attività di comunicazione e di marketing”, conclude l’influncer invitando a leggere il comunicato completo.

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