Interrogazione al ministro Nordio, richiesta di spiegazioni alla premier Giorgia Meloni, imbarazzo nella maggioranza. L’inchiesta della Procura di Verona sulle richieste di Chico Forti a un detenuto considerato vicino alla ‘ndrangheta per mettere a tacere Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli è entrata di diritto nell’agenda politica di giornata. Tutto il centrosinistra chiede al governo di usare “parole chiare”. Il governo resta in un assordante silenzio, il vicepremier Antonio Tajani in sostanza non risponde, mentre l’unica a parlare nel centrodestra è la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo (Fdi): se la vicenda “fosse vera – dice – sarebbe di una gravità inaudita” e lui “avrebbe tradito la fiducia che le istituzioni gli hanno dato. E se fosse vera, anche netta solidarietà ai giornalisti indicati”. Nel frattempo, attraverso l’avvocato, a parlare è anche lo stesso Forti che si dice “stupito, affranto e smarrito“. “La vicenda andrà approfondita – sottolinea l’avvocato Andrea Radice – ma Chico Forti è caduto dalle nuvole nell’apprendere quanto riportato oggi dalla stampa”.

Il caso, come detto, ha già i suoi risvolti politici. Il primo partito a prendere posizione è stato il Partito democratico, annunciando un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia Carlo Nordio: “La notizia che il detenuto Chico Forti si sarebbe rivolto a esponenti della ‘Ndrangheta per mettere a tacere i giornalisti Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio in cambio di aiuti futuri una volta riacquistata la libertà, è drammatica e inquietante” ha detto il senatore Walter Verini, capogruppo dei dem in commissione Antimafia. Che poi ha annunciato le mosse del partito: “L’indagine aperta dalla Procura farà luce sui fatti – ha aggiunto – Intanto chiederemo a Nordio di rispondere urgentemente a una interrogazione che questa mattina presenteremo in Senato”. L’esponente democratico, inoltre, ha tirato in ballo anche Giorgia Meloni: “Ci aspettiamo – ha detto – che anche la presidente del Consiglio, che andò ad accogliere Forti all’aeroporto, pronunci parole chiare su questa bruttissima vicenda”.

A parlare per il M5s è il leader Giuseppe Conte: “Massima vicinanza a Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli – ha scritto su X – Spero sia fatta immediata chiarezza su questa vicenda. Mi auguro che anche la Presidente Meloni voglia vederci chiaro, con la stessa solerzia con cui si precipitò in aeroporto per tributare gli onori di Stato a Chico Forti”. “Ci aspettiamo una presa di posizione forte da parte del governo” scrivono in una nota le capogruppo M5s nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato Valentina D’Orso e Ada Lopreiato. Aggiunge Chiara Appendino: “Auspico che Meloni dopo aver accolto con onorificenze il ritorno di Chico Forti, agisca per far luce su questa vicenda che metterebbe a repentaglio la libertà di informazione“.

La solidarietà ai due giornalisti del Fatto arriva anche da Verdi-Sinistra. “Aspettiamo di comprendere – dice la capogruppo alla Camera Luana Zanella – i reali contorni della vicenda da una inchiesta in corso della Procura di Verona e aspettiamo Nordio in Parlamento dove gli chiediamo di spiegare se siano veri i rapporti tra Forti e la ‘Ndrangheta”. Devis Dori, capogruppo in commissione Giustizia a Montecitorio, domanda: “Visto che un intero Governo, a partire dalla presidente Meloni, si è esposto per esaltare la figura di Forti, a cui sono stati riservati trattamenti preferenziali rispetto agli altri detenuti, con tanto di foto in carcere con politici chiediamo a Nordio di spiegarci se, mentre in carcere si continua a morire per suicidi, a Forti, condannato per un brutale omicidio è garantito un trattamento privilegiato: gli sono stati garantiti altri favori?”.

Di “comportamento immorale” di Giorgia Meloni parla Angelo Bonelli dei Verdi, che prima ha attaccato la premier su varie questioni (le accuse a Ilaria Salis, l’occupazione della sede di Casapound, le assunzioni sospette in Rai) per poi tornare sul caso Chico Forti: “Chiedo alla premier che ha accolto Forti come un capo di Stato, che cosa ha da dire a tal proposito, considerato che è impegnata ad attaccare Ilaria Salis la cui condanna è identica a quella del suo vicepremier Salvini vale a dire resistenza a pubblico ufficiale”. Sostegno a Travaglio e Lucarelli è arrivato anche dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “Persone che difficilmente si fanno mettere a tacere da chicchessia”.

Per la maggioranza l’unico a (non) parlare al momento è stato il vicepremier Antonio Tajani: “Non commento un articolo di giornale. Se è vero, ci sarà un’inchiesta della magistratura, ma non commento cose di cui non so nulla – ha detto – Io sono sempre garantista, non è che un articolo di giornale è la verità. Magari potrà pure essere, ma la verità non è un articolo di giornale”. Nel frattempo, il Garante nazionale dei detenuti ha attivato accertamenti in merito alla questione. “Se questi dati fossero accertati, sarebbe un fatto molto grave. Per il momento però sono stati solo avviati gli accertamenti, nei limiti delle facoltà del Garante”.

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