“Anche oggi ci ritroviamo con grande gioia e serenità: partiamo col nostro bastimento, la nave della Regione Campania, seguendo la rotta tracciata da Galileo Galilei. E arriveremo anche noi a gettare l’ancora a Times Square sulla Tiburtina. Prendiamola così, altrimenti la vita diventa triste”. È la nuova frecciata sarcastica lanciata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, all’indirizzo del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, balzato agli onori delle cronache per il caso dei fischi a lui diretti al Taormina International Book Festival e diligentemente rimpiazzati in post-produzione dalla Rai con applausi.
De Luca racconta la vicenda: “Il ministro è stato accolto da una valanga di fischi. Le tv pubbliche hanno trasformato i fischi in applausi scroscianti. Siamo al di là della creatività di Eduardo e Peppino De Filippo, di Totò, siamo veramente in un paese nel quale tutto manca meno che la creatività, l’allegria e la fantasia”.
Il politico campano chiama nuovamente in causa Sangiuliano quando affronta il tema del mancato accordo col governo Meloni sui Fondi di Coesione: “Il governo nei giorni scorsi addirittura ha chiesto un aiuto alla Regione Campania, nel senso che ci ha proposto di finanziare ulteriori opere. E la Campania generosamente ha detto di sì a tutto quello che ci è stato chiesto, a cominciare a Bagnoli, con un miliardo e 200 milioni di euro presi dai fondi della Regione. Ma noi – ironizza – siamo in una fase di spirito samaritano: siamo pronti ad accogliere tutte le richieste che ci vengono da tutti i sofferenti della terra. Dal Ministero della Cultura c’è stato chiesto un ulteriore aiuto per 100 milioni di euro. Non hanno i soldi. Ovviamente noi ci siamo fatti carico di tutto. Pensate a che punto di masochismo siamo arrivati”.
De Luca aggiunge che il ministero della Cultura ha chiesto alla Campania altri 100 milioni di euro per il palazzo monumentale di Napoli, Real Albergo dei Poveri, e nel citare il dicastero, accompagnando la menzione con un gesto eloquente, ricorda: “L’8 marzo del 2023 il sindaco di Napoli e il ministro della Cultura hanno fatto una bella iniziativa pubblica, con cui pubblicizzavano questo evento storico perché si stanziavano un centinaio di milioni dei fondi Pnnr, cioè fondi dello Stato. Beh – continua – dopo un anno e mezzo si rivolgono a noi per chiedere un aiuto, altri cento milioni di euro perché dopo un anno e mezzo non è che abbiamo fatto granché. E la Regione Campania ovviamente in questo slancio di generosità ha detto di sì. Come non potevamo contribuire?”.
Il presidente regionale avverte: “Chiederemo solo che quelli che utilizzano i fondi della Regione avessero la buona educazione di ricordare, quando fanno le iniziative pubbliche, che stanno parlando e stanno manifestando con i soldi nostri. È stato comunicato che nel mese di luglio arriverà il presidente del Consiglio Meloni a siglare l’accordo per il miliardo e 200 milioni per Bagnoli. Questo ci ha riempito di gioia – sottolinea con sarcasmo – Vedere il presidente del Consiglio che viene a Napoli a pubblicizzare i soldi investiti alla Regione, beh, è un bell’evento”.
De Luca infine cita il decreto legge sui Campi Flegrei approvato dal governo: “Diversamente da quello che succede in altre parti d’Italia, dove quando c’è un terremoto è lo Stato che finanzia, in questo caso il governo ci ha chiesto di poter utilizzare 200 milioni di euro dei fondi regionali. Diciamo che complessivamente in questo spirito francescano abbiamo preso un miliardo e 800 milioni sui sei miliardi della Regione Campania per fare questi interventi. Ovviamente ora ci aspettiamo che si decidano a firmare l’accordo di coesione. Ho mandato- conclude – un’ennesima sollecitazione il 29 giugno, ho chiesto al ministero quando si decidono a firmare. Se volete che impegniamo tutta la struttura regionale a fare in una mattinata un prelievo di sangue con l’Avis da inviare al ministero della Coesione, noi siamo pronti pure a questo. Siamo pronti a tutto. A oggi non abbiamo ancora risposte“.