Cadono certezze intorno a Giorgia Meloni. L’ambiguità sulle nomine europee non paga, anzi rischia non solo di farle perdere rilevanza agli occhi della ‘maggioranza Ursula‘, che intanto strappa l’appoggio informale dei Verdi alla riconferma, ma di isolarla anche a destra, col nuovo gruppo dei Patrioti europei di Viktor Orbán che sta facendo campagna acquisti tra le fila nazionaliste e conservatrici. E a essere spolpato potrebbe essere anche il gruppo Ecr guidato proprio dalla leader di Fratelli d’Italia, come testimonia l’uscita dell’estrema destra di Vox dai Conservatori europei. A darne notizia è stato il presidente Santiago Abascal che ha annunciato l’adesione del suo partito alla nuova piattaforma politica del premier ungherese. Il gruppo, in poche ore, ha incassato anche l’adesione del Pvv olandese di Geert Wilders. “Difendiamo la pace e la libertà e siamo contro l’immigrazione illegale”, ha scritto su X Wilders annunciando il matrimonio con Orban.

Il leader del partito di estrema destra ha motivato la mossa in un comunicato spiegando che da anni “lavora senza sosta per l’unità e la collaborazione delle forze dei patrioti”. La scelta è legata alla consapevolezza, continuano, “del messaggio che milioni di europei hanno trasmesso alle elezioni in cui hanno votato con forza per un’alternativa alle politiche di Bruxelles degli ultimi anni. Davanti a questa situazione, le forze patriottiche che hanno aumentato la loro presenza al Parlamento europeo hanno un’opportunità storica per adempiere al mandato degli elettori, in un grande gruppo che si erga come alternativa alla coalizione di popolari, socialisti ed estrema sinistra. Una coalizione che ha avuto conseguenze devastanti specialmente per gli spagnoli in ambiti come la sicurezza, la libertà, la campagna e la sua economia, l’energia e il controllo sovrano delle decisioni che riguardano il nostro Paese. Il nuovo gruppo di Patrioti per l’Europa risponde a questa nuova realtà, al messaggio di quegli europei che esigono un cambio di rotta radicale e urgente dell’Ue”.

Una perdita pesante per Giorgia Meloni, non tanto per il numero di seggi occupati dall’ultradestra spagnola (6), ma per il legame radicato negli anni tra la leader di Fratelli d’Italia e i vertici di Vox. Sul palco del partito neo-franchista Meloni aveva pronunciato il celebre discorso “sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana”. E sempre da quel palco ha arringato la folla solo a metà maggio, quando ha chiesto che “l’Europa recuperi dignità“. Il percorso europeo di Meloni, però, non coinciderà con quello di Vox che, comunque, ha deciso di ringraziarla esprimendo “forte amicizia” per i Conservatori e Riformisti, “in modo speciale per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni sarà sempre un’amica e alleata di Vox”.

A festeggiare per l’entrata del partito spagnolo nel gruppo di Orbán è anche un altro alleato di Meloni, questa volta all’interno del governo italiano, ossia la Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio, in una nota, ha dichiarato che “l’adesione degli spagnoli di Vox è un segnale importantissimo. Cresce il fronte del cambiamento in Europa, determinato a dire no alla von der Leyen e ai socialisti”.

X: @GianniRosini

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