Cronaca

Si rifiuta di consegnare l’ordine al piano, rider aggredito dal cliente con calci e pugni

Aveva spiegato di non poter consegnare il cibo ordinato al piano. Per questo motivo un rider di Glovo di 55 anni è stato violentemente aggredito da un cliente. È successo ieri sera a Palermo, in piazza Principe di Campreale. A renderlo noto è stata la Nidil CGil del capoluogo siciliano. La prognosi è di 90 giorni.

Il Pestaggio – Il rider era arrivato all’indirizzo al quale doveva depositare l’ordine con il proprio scooter. Il cliente gli ha chiesto effettuare la consegna direttamente al piano, ma il rider ha risposto di non poterlo fare. A quel punto, l’acquirente ha cominciato ad inveire contro il lavoratore, fino a quando non è sceso e ha iniziato a colpirlo con calci e pugni, contornato da un gruppo di 20 persone. “Da lite tra cliente e rider – spiega il sindacato di categoria – si è trasformata in una rissa da strada”. Per fortuna, il rider indossava ancora il casco. Il pestaggio si è concluso solo con l’avvicinarsi di tre passanti. A quel punto, l’uomo è risalito sullo scooter ed è sfuggito ai suoi aggressori. Una volta a casa – lo chiarisce sempre la Nidl Cgil – si è sentito male e ha allertato la polizia e l’ambulanza.

“Poteva finire peggio” – A detta del segretario generale Nidil Cgil di Palermo Francesco Brugnone – che ieri sera ha raggiunto il rider in ospedale – quella contro il 55enne è stata “un’aggressione in piena regoladi una violenza inaudita“, e aggiunge: “Aveva contusioni e segni di graffi e pugni in testa, sul collo, macchie di sangue sul torace, sulle braccia. Poteva finire peggio. Non sappiamo se le persone che hanno partecipato alla rissa fossero a casa del cliente o no ma sono uscite tutte dallo stesso portone”. Il segretario specifica anche che non sussiste alcun obbligo di consegna al piano: “L’abolizione della possibilità di consegna al piano è una delle richieste della nostra piattaforma rivendicativa, ribadita a maggio durante lo stato di agitazione. Per i rider è a rischio salire al piano, è il momento in cui subiscono i furti di monopattini e scooter. Uno stato di cose che abbiamo denunciato“. Brugnone si dice preoccupato per la situazione del capoluogo siciliano: “La violenza a Palermo è arrivata ormai a livelli insostenibili. Lo avevamo già dichiarato l’ultima volta a metà giugno, dopo che un rider è stato aggredito e rapinato dell’incasso a mano armata, a Tommaso Natale”. E conclude: “A febbraio abbiamo chiesto un incontro con la Filt all’amministrazione comunale per i problemi sicurezza, di viabilità e della guerra in strada di cui i rider sono le prime vittime. A febbraio. Oggi siamo a luglio e le aggressioni continuano senza sosta e senza che arrivino risposte a questa emergenza“.