Alex Marangon è stato picchiato gravemente prima di annegare. Questa l’ultima novità relativa alla morte del ragazzo 25enne, barman di Marcon (Venezia), trovato esanime lunedì primo luglio sul greto del fiume Piave dopo l’allontanamento volontario nel corso di un rituale amazzonico nei pressi dell’abbazia di Vidor, in provincia di Treviso. Dai primi esiti dell’autopsia eseguita dal medico legale Alberto Furlanetto, nominato dalla Procura di Treviso, e da Antonello Cirnelli, perito della famiglia della vittima, risulta che la morte è stato dovuta ad asfissia terminale da annegamento, dopo aver subito gravi lesioni su varie parti del corpo.

Prima di annegare nel fiume, infatti, Marangon aveva subito vari e gravi colpi sul cranio, nella regione periorbitale sinistra, sulle costole e negli arti inferiori, oltre a un’emorragia interna polmonare che lo ha portato a perdere oltre 700 cc di sangue. L’ipotesi sulla quale la Procura di Treviso sta lavorando è quella dell’omicidio volontario. Secondo Marco Martani, procuratore capo, l’opzione più probabile è che Marangon sia finito in acqua poco dopo l’aggressione e già in condizioni gravissime.

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