Le particelle presenti in prodotti come fard, bronzer, ombretti, ciprie e fondotinta in polvere possono essere respirate durante l'applicazione, provocando potenziali danni
Donne malate di cancro fanno causa ai colossi del beauty e del make-up per prodotti come ciprie, fondotinta e ombretti. Questa notizia scioccante, riportata dal britannico The Guardian, rivela che il talco utilizzato nei cosmetici può contenere tracce di amianto. L’amianto è una sostanza cancerogena ben documentata e associata a malattie come il cancro ai polmoni, alla laringe e all’ovaio, oltre che al mesotelioma, un raro tumore delle membrane sottili che rivestono il torace e l’addome, secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC).
Questo rischio esiste perché il talco e l’amianto sono minerali che si trovano spesso vicini nelle miniere, il che porta alla possibilità di contaminazione incrociata. Quando il talco è estratto può essere quindi inquinato da amianto, a meno che non vengano prese misure rigorose per testare la pulizia o purificarlo. Il problema dei trucchi cosmetici contenenti talco contaminato risiede in particolare nell’inalazione: le particelle presenti in prodotti come fard, bronzer, ombretti, ciprie e fondotinta in polvere possono essere respirate durante l’applicazione, provocando potenziali danni. In soldoni, il gesto vintage di applicare ogni giorno la cipria avvolti in una nuvola di polvere davanti allo specchio, potrebbe diventare letale se il prodotto è contagiato da amianto.
Tutto è iniziato con Hannah Fletcher, una coraggiosa donna inglese. A 42 anni con due figli di 4 e 10 anni, scopre di avere un mesotelioma peritoneale e subisce l’asportazione di utero, milza, cistifellea e appendice, sopravvivendo miracolosamente. Un campione di tessuto prelevato dal suo peritoneo viene inviato per una biopsia e la risposta è scioccante: presenza di talco contaminato da fibre di amianto. La cipria, il talco e altri trucchi utilizzati ampiamente dalla donna, diventano i principali sospettati di questa terribile diagnosi.
Ciò che è seguito è stato un caso legale che ha attraversato l’oceano, poiché l’azione è stata intentata negli Stati Uniti, dove molti imperi della cosmetica hanno sede. Nella primavera del 2023, la Fletcher ha raggiunto un accordo finanziario significativo al di fuori della corte. Questa decisione ha mandato un messaggio forte, come sottolineato dall’avvocato del caso Harminder Bains dello studio Leigh Day specializzata in vittime dell’amianto, poiché le aziende statunitensi possono essere ritenute responsabili anche per danni causati a consumatori non americani. La vicenda ha aperto la strada per numerose altre donne britanniche affette da mesotelioma che hanno avviato azioni legali simili negli Stati Uniti contro aziende cosmetiche, citandole per presunti legami tra l’uso dei loro prodotti contenenti talco e la malattia. Mentre alcuni casi sono stati risolti, molti altri sono ancora in fase di processo.
Questo non è il primo scandalo legato al talco: migliaia di cause legali sono state intentate contro la Johnson & Johnson. L’azienda americana ha recentemente dichiarato di che offrirà 6,5 miliardi di dollari per risarcire le persone in causa che hanno sviluppato mesotelioma ovarico per presunti danni dal loro talco. Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità tutte le forme di amianto hanno effetti cancerogeni, un monito importante per chi usa cosmetici contenenti talco. Le fibre di amianto possono accumularsi nella pleura, che riveste i polmoni, o nel peritoneo, che circonda l’addome e in parte costituisce il rivestimento della cavità pelvica, provocando malattie tumorali gravi e spesso fatali. Quindi, cosa fare? È consigliabile optare per prodotti che garantiscono l’uso di talco purificato o non contaminato, scegliendo marchi affidabili che si impegnano per la sicurezza e la trasparenza con materie prime certificate. La scelta di prodotti cosmetici con etichette “senza amianto” o “senza talco” rappresenta una scelta prudente per il benessere personale.
Per di più le alternative cosmetiche al talco già ci sono, semplici e reperibili: si tratta del caolino (argilla bianca) e dell’amido di mais, che molte aziende cosmetiche stanno già adottando per le loro capacità di opacizzazione e assorbimento. Per proteggere i polmoni durante l’applicazione di trucchi cosmetici in polvere, è consigliabile poi trattenere il respiro per evitare di inalare direttamente le polveri, applicando il trucco con movimenti delicati e usando piccole quantità alla volta per evitare l’effetto nuvola. È cruciale essere consapevoli di ciò che si applica sulla pelle per preservare la salute del corpo, soprattutto oggi, in un’epoca in cui anche i più piccoli hanno accesso, spesso in modo quotidiano, al make-up. Ma questa è un’altra storia.