Cresce la polemica tra Turchia e Germania dopo la convocazione, da parte di Ankara, dell’ambasciatore tedesco dopo che Berlino ha chiesto alla Uefa di indagare sul gesto fascista ultra nazionalista simbolo dei “Lupi Grigi” esibito dal calciatore turco Merih Demiral dopo il suo gol nella partita contro la nazionale austriaca. Il calciatore, che intanto è stato sospeso per le prossime due partite, è stato subito difeso dal presidente Recep Tayyip Erdogan che ha sottolineato come i Lupi Grigi non siano un gruppo fuorilegge in Germania e, buttando la palla in tribuna, ha tuonato: “Qualcuno critica il fatto che i tedeschi hanno le aquile sulle loro maglie? O i francesi perché hanno un gallo come simbolo? Merih ha solo mostrato il suo entusiasmo per questa immagine”.

Il movimento dei Lupi Grigi è stato fondato durante la guerra fredda, nel 1968, dal colonnello Alparslan Turkes per coinvolgere i giovani sostenitori del partito MHP (Milliyetçi Hareket Partisi, Partito del Movimento Nazionalista) in una organizzazione paramilitare di estrema destra per scontrarsi con i movimenti di estrema sinistra.

Del resto, il sultano non avrebbe potuto condannare il gesto plastico del calciatore – dito indice e mignolo sollevati e pollice all’infuori a sostenere medio e anulare, per ricordare la testa di un lupo -, finalizzato a sfruttare l’enorme platea calcistica a beneficio del MHP. I fascisti turchi da alcune legislature sono, infatti, il partner junior della coalizione di governo. Guidato dal 1997 da Devlet Bahceli, oggi ottuagenario, il MHP sta vivendo un momento di riscoperta dopo essere diventato la stampella del partito di Erdogan, l’Akp. Pur di rimanere il partito a capo dell’esecutivo, nonostante la perdita della maggioranza assoluta, l’Akp ha preferito spartire i pasti con i Lupi Grigi, noti per una serie di attentati anche a livello internazionale. Alì Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II, era un “lupo grigio”.

Inoltre Erdogan, calciatore mancato, farebbe qualsiasi cosa per la vittoria della nazionale, che gli serve per ammansire i turchi sempre più poveri a causa dell’inflazione che rimane altissima, così come la disoccupazione. Tanto che la maggior parte della gente non sopporta più di vedere in giro per le strade milioni di profughi siriani, ritenuti degli approfittatori e, di conseguenza, perfetti capri espiatori. Nella località di Antalya un ragazzino siriano ieri è stato accoltellato a morte per strada durante le proteste anti immigrati. Va letto anche in questo senso l’imminente invito all’arcinemico dittatore siriano Bashar Assad a recarsi in visita di Stato in Turchia. Le truppe di Assad e quelle jihadiste sostenute dalla Turchia sia militarmente sia finanziariamente nel nord-ovest della Siria, specialmente nella regione di Idlib, sono in guerra da quando Erdogan, all’inizio del conflitto siriano nel 2011, si schierò immediatamente contro Assad, di cui era stato fino ad allora grande amico. Ora però il Sultano ha bisogno che Assad si riprenda i milioni di profughi siriani accettando che si insedino nella regione di Idlib. A mediare è e sarà il presidente russo Putin, protettore di Assad.

Intanto la Presidenza della Repubblica ha reso noto che Erdogan assisterà questa sera alla partita dei quarti di finale della Turchia contro l’Olanda agli Europei di calcio, nonostante la squalifica di Demiral. Per essere presente, Erdogan diserterà il meeting dei leader dell’Organizzazione degli Stati turchi (Ost) programmato per lo stesso giorno in Azerbaigian. Poi si recherà a Washington per il summit Nato del 9-11 luglio.

La ministra dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, aveva chiesto all’Uefa di “aprire un’inchiesta sull’accaduto” appena terminata la partita. Bahceli, nel condannare la decisione dell’Uefa, ha affermato che “l’indagine è una provocazione”. Il gesto del simbolo dei Lupi Grigi è bandito in diversi Paesi europei, tra cui l’Austria.

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