Mentre si intravede uno spiraglio per l’avvio di una nuova fase di dialogo che porti a una rapida tregua tra Hamas, Hezbollah e Israele, nella Striscia di Gaza continua a scorrere il sangue. Con il totale delle vittime che ha ormai superato le 38mila, secondo le fonti locali, nella giornata di sabato un raid di Tel Aviv ha di nuovo colpito una scuola delle Nazioni Unite, uccidendo donne e bambini.
La notizia è stata diffusa dall’agenzia locale Wafa che parla di 16 persone uccise, “in gran parte bambini e donne“, in un bombardamento “su una scuola che ospitava sfollati a Nuseirat, nel centro della Striscia”, nel quale sono state ferite anche 50 persone. Fonti locali hanno riferito all’agenzia che “è stata bombardata la scuola Al-Jaouni“. Nessuna notizia, invece, dall’esercito israeliano che non ha fornito la sua versione dei fatti.
Questa è solo l’ultima di una serie di stragi che hanno contribuito a far crescere il numero delle vittime nell’enclave palestinese martoriata da 9 mesi di guerra. Almeno 87 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, riferiscono le fonti locali aggiungendo che dal 7 ottobre sono rimaste ferite 87.705 persone.