La leader del partito francese di estrema destra Rassemblement National (RN), Marine Le Pen, ha promesso che un primo ministro del suo partito impedirà a Kiev di usare armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire la Russia. Inoltre, ha confermato che ostacolerà un possibile invio di soldati francesi in Ucraina. “Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non verranno inviate truppe in Ucraina”, ha detto Le Pen in un’intervista alla Cnn a poche ore dal silenzio elettorale per l’ultimo turno delle legislative. “L’ultima parola spetta al primo ministro“, ha aggiunto.

Oltre a bloccare il potenziale dispiegamento di truppe in Ucraina – ipotizzato da Macron come un modo per aumentare l’efficienza degli istruttori militari – Le Pen ha dichiarato alla Cnn che il permesso a Kiev di utilizzare all’interno della Russia missili a lungo raggio forniti dalla Francia sarebbe revocato. Macron è stato uno dei primi leader a consentire pubblicamente all’Ucraina di colpire obiettivi all’interno della Russia, ponendo le basi perché Washington facesse lo stesso. Questo ha permesso a Kiev di colpire le basi militari russe, le formazioni e l’artiglieria utilizzate per lanciare attacchi in Ucraina. Nell’intervista Le Pen ha dichiarato che la sua unica “linea rossa” sull’Ucraina è impedire che la Francia diventi un “co-belligerante” nel conflitto attraverso l’uso di missili francesi a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo.

Il 26 giugno scorso Macron, in piena campagna elettorale dopo la dissoluzione dell’Assemblea nazionale, è tornato sui suoi passi e ha tentato di smorzare i toni belligeranti: “Invio di truppe? Non penso che avverrà domani”, ha detto. Il tutto mentre Bardella, poche ore prima, ribadiva che la linea rossa è impedire l’invio dell’esercito francese a Kiev, seppur ammettendo, che “la Russia è una minaccia”.

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