la Lega Serie A ha infatti fissato le partite di andata dei quarti di finale della Coppa Italia proprio nella stessa settimana del Festival, dal 4 al 6 febbraio 2025, creando una sovrapposizione che rischia di mettere in ombra la kermesse canora
Sanremo 2025 vs Coppa Italia. È questo il match che rischia di andare in scena il prossimo febbraio sugli schermi delle televisioni nazionali. Sì, perché per la prima volta il Festival di Sanremo, fiore all’occhiello della programmazione Rai e evento mediatico di risonanza nazionale, si trova ad affrontare un’inaspettata sfida sul fronte della programmazione televisiva. La Lega Serie A ha infatti fissato le partite di andata dei quarti di finale della Coppa Italia proprio nella stessa settimana del Festival, dal 4 al 6 febbraio 2025, creando una sovrapposizione che rischia di mettere in ombra la kermesse canora. Tanto più che potrebbero esserci potenziali partite chiave come Milan-Roma o Inter-Lazio/Napoli e che ad essersi accaparrata i diritti per la prossima stagione è Mediaset, diretta concorrente del servizio pubblico.
La notizia ha scatenato un’accesa polemica, alimentata da un post al vetriolo dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che su Facebook non ha risparmiato critiche alla decisione della Lega Calcio. “Incredibile – tuona Sergio – calendario Coppa Italia: andata quarti di finale nella settimana dal 4 al 6 febbraio 2025. La 75esima edizione del Festival di Sanremo 2025 dal 4 all’8 febbraio 2025, date comunicate da Rai ben prima della decisione della Lega Calcio. I telespettatori italiani avranno qualcosa da ridire?”.
La Rai, forte dell’annuncio tempestivo delle date del Festival e della scelta di Carlo Conti come conduttore, si trova ora a dover fronteggiare una concorrenza inattesa: la Coppa Italia potrebbe infatti sottrarre una fetta consistente di pubblico al Festival. La questione solleva interrogativi cruciali sulla gestione dei palinsesti televisivi e sulla concorrenza tra le emittenti generaliste. Sanremo ha goduto negli ultimi anni di un tacito “patto di non concorrenza” da parte delle reti Mediaset ma, ovviamente, con la Coppa Italia cambia tutto e rischia di vedere la propria centralità messa in discussione dalle partite di calcio.
Ma non è tutto. Se la concomitanza dovesse rimanere, Carlo Conti si troverebbe nella difficile condizione di doversi confrontare non solo con gli ascolti record del suo predecessore Amadeus, ma anche con la concorrenza delle altre reti. Intanto resta da vedere se le parti coinvolte riusciranno a trovare un punto di incontro o se la sfida dell’Auditel proseguirà senza esclusione di colpi.