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Pietro Morello denuncia: “Picchiato da 5 persone perché ho detto ‘fascisti’ in un video. Ho lividi dappertutto, urlavano il mio nome”

di F. Q.

Il musicista e content creator torinese Pietro Morello è stato vittima di un’aggressione brutale per strada. A denunciare l’accaduto è lo stesso Morello attraverso un video postato sul suo profilo Instagram, dove appare visibilmente segnato dalle botte: zigomi neri, labbra ferite, lividi su occhi, labbro, schiena e braccia. Morello racconta dettagliatamente ciò che è successo, esprimendo il suo sconcerto e la sua determinazione a non farsi intimidire. “Ho lividi dappertutto: occhi, labbro, schiena, braccia. Mi hanno pestato. In cinque, vigliacchi”, esordisce Morello nel video.

Quindi spiega che i suoi aggressori urlavano il suo nome e il suo cognome, dimostrando di sapere perfettamente chi fosse: “Urlavano il mio nome e il mio cognome e quindi sapevano benissimo chi fossi. Ma questo non conta. Quello che non ho capito è perché. Perché ho detto ‘fascisti’ in un video? Lo ripeto a testa alta: fascisti“. Morello non si ferma qui. Continuando il suo sfogo, aggiunge: “O perché ho detto che l’omofobia è una malattia? Bravi. Bravi, così riconfermate solo una delle cose in cui credo di più in assoluto. Ovvero che le parole e la cultura se usate bene possono fare molta più paura delle botte. Stronzi”.

A commento del suo stesso post, l’artista scrive “A testa alta”, ribadendo che non deve essere lui a vergognarsi, ma coloro che lo hanno aggredito. I numerosi “mi piace” che il suo post sta raccogliendo testimoniano l’affetto delle persone che lo seguono e rappresentano una condanna collettiva all’attacco vile subito per strada. Morello, popolare non solo per la sua musica ma anche per il suo impegno sociale, ha sempre utilizzato la sua piattaforma per diffondere messaggi di inclusività e rispetto.

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