I carabinieri hanno liberato a Grigno, in provincia di Trento, una donna di 26 anni e suo figlio di 5 che erano stati sequestrati da un uomo che è stato arrestato. L’uomo, che in passato aveva avuto un relazione con la donna, ha aspettato in strada che lei portasse il figlio di 5 anni all’asilo. Coltello alla mano l’ha costretta a fermare l’auto. L’ha immobilizzata con delle fascette da elettricista ed è scappato. “Stai zitta o fai la fine di Giulia Cecchettin”, le avrebbe detto come riferisce il comandante dei carabinieri di Padova, Michele Cucuglielli. Dopo circa mezz’ora, il marito, allarmato dal mancato rientro a casa della moglie, ha chiamato il 112: i carabinieri sono riusciti a mettersi in contatto con la 26enne e a localizzare il veicolo, sempre condotto dall’uomo che, brandendo il coltello, teneva in ostaggio la donna e il bambino. C’è stato un inseguimento per quasi un centinaio di chilometri fino a Grigno. La donna e suo figlio sono stati liberati
Cronaca
Sequestra una donna con il figlio di 5 anni, la chiamata del marito al 112: “Mia moglie è in auto con lui, ha un coltello alla gola”
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- 15:41 - Salute, cardiologo Righetti: "Importante gestire infiammazione dopo esercizio intenso"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - Per modulare l’infiammazione determinata dall’attività di endurance è utile "il connubio di maltodestrine e fruttosio in rapporto 2:1, come dimostrato nello studio presentato oggi e condotto dall’Equipe Enervit", che evidenzia "come i livelli di interleuchina-6 e di cortisolo erano nettamente più bassi tra gli atleti coinvolti nello studio che avevano assunto il connubio di maltodestrine e fruttosio rispetto a chi aveva assunto il placebo". Così Stefano Righetti, cardiologo presso l'ospedale S.Gerardo di Monza, in occasione del panel 'Attività fisica ed esercizio per una longevità sana' che oggi ha aperto la seconda giornata del V Congresso internazionale "Healthy lifespan - positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport" organizzato da Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Al centro dell’intervento di Righetti la gestione dell’infiammazione nell’esercizio fisico di resistenza. "L'attività fisica moderata ha un effetto di riduzione dell'infiammazione rispetto alla sedentarietà - spiega l'esperto - Diverso è però il caso dell’esercizio di endurance ad alta intensità. Lo sport intenso causa un incremento delle cellule dell'infiammazione nel sangue. I fattori che influenzano l’infiammazione nello sport di endurance sono principalmente la durata dell’attività e l’intensità, oltre che il recupero. I meccanismi associati all’infiammazione sono quelli del metabolismo energetico, dell’adattamento muscolare e tissutale, del recupero post esercizio e anche dell'assorbimento del ferro".
"L’interleuchina 6 (Il-6), molecola dell’infiammazione, può aumentare anche di 100 volte dopo uno sforzo fisico estremo - sottolinea il cardiologo - Quando si riducono i livelli di glicogeno a livello muscolare, aumenta la produzione di interleuchina 6, andando a determinare il distacco di acidi grassi liberi che vengono usati per produrre energia. Dopo l’esercizio intenso si ha un danno muscolare che comporta il rilascio di calcio, che a sua volta attiva l’infiammazione. L’infiammazione locale a livello del muscolo diventa con il trascorrere delle ore sistemica e l’atleta sperimenta dolori muscolari, aumento del turnover proteico e aumento del volume muscolare. Dopo l’attivazione dell’infiammazione post esercizio fisico, si attivano anche molecole che modulano l’infiammazione, permettendo così la rigenerazione e riparazione del tessuto". Dopo 12-24 ore di fase acuta dell’infiammazione subentra la fase cronica, "durante la quale se l’interleuchina 6 resta alta si ha una riduzione della forza muscolare e un aumento del dolore muscolare - aggiunge Righetti - Inoltre, un'attività fisica intensa va a determinare una riduzione dell’efficienza del sistema immunitario per qualche ora. L’assorbimento del ferro è intaccato da alti livelli di infiammazione determinata dall’esercizio fisico intenso di endurance." Gli Omega 6 "sono molecole che contribuiscono ad attivare l’infiammazione, al contrario gli Omega 3 la riducono. I fosfolipasi sono in grado di staccare Omega 3 e Omega 6 dalla membrana cellulare e di gestire quindi i meccanismi di attivazione e spegnimento dell’infiammazione", conclude.
- 15:37 - Palermo: Messina (Fdi), 'IV fuori dalla Giunta comunale? Ormai è di Sinistra...'
Brucoli (Siracusa), 5 ott. (Adnkronos) - "Italia Viva dovrebbe uscire dalla Giunta comunale di Palermo? Queste sono dinamiche che stanno in capo al sindaco e alla coalizione. Io credo che ormai Italia viva sia dichiaratamente a sinistra, quindi bisogna fare una riflessione su questo". E' quanto dice Manlio messina, vicecapogruppo vicario alla Camera di Fdi, commentando, da Brucoli (Siracusa) dove si trova per la convention del partito, le polemiche dopo le dichiarazioni di Davide Faraone (Iv) sul Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.
- 15:32 - Cittadinanza: Messina (Fdi), 'Ius Italiae? Non è nel programma elettorale ma se ne discuta'
Brucoli (Siracusa), 5 ott. (Adnkronos) - "La proposta di Fi sullo Ius Italiae? Non fa parte del programma elettorale ma questo non significa che non si possano aprire discussioni su nuovi argomenti, attualmente l'Italia ha una legge, una legge che funziona, quindi si vedrà. Abbiamo certamente l'urgenza di andare avanti su temi che sono nel programma elettorale come la riforma della giustizia e poi abbiamo anche la legge di bilancio in costruzione. Credo che i temi più importanti e più caldi ci siano, per il resto si vedrà e si discuterà come abbiamo sempre fatto all'interno della maggioranza". Così Manlio Messina, vicecapogruppo vicario alla Camera di Fdi commenta, da Brucoli (Siracusa) dove si trova per la convention del partito, la proposta di Forza Italia sullo Ius Italiae.
- 15:04 - Israele-Hamas, fratello vittima 7 ottobre: "Sbagliato vietare piazze ma ignorante chi inneggia a massacro"
Roma, 5 ott. (Adnkronos) - - "Non penso che le piazze a sostegno della causa palestinese possano mettere a repentaglio la democrazia italiana. Sono sicuro che il 90% dei manifestanti che gridano 'from the river to the sea' non sappiano nulla della storia di questa terra. Ma l'ignoranza non è un buon motivo per impedire a qualcuno di esprimere il suo pensiero". Assaf Godo, ingegnere e attivista israeliano, è il fratello di Tom, ucciso il 7 ottobre del 2023 dai miliziani di Hamas nel kibbutz di Kisufim. "Fu la moglie Limor, verso mezzanotte, a comunicarmi via telefono la notizia della sua morte. Lei era riuscita a scappare dal kibbutz..." racconta Godo in un'intervista all'Adnkronos.
A un anno dall'attacco contro Israele - nel quale morirono circa 1.200 persone e ne furono rapite 250 - Roma si blinda per ragioni di ordine pubblico: i manifestanti pro-Palestina hanno scelto di sfilare in corteo nonostante il divieto delle autorità, dovuto al rischio che l'iniziativa potesse trasformarsi nella celebrazione di un massacro. Assaf Godo, però, dice di non condividere la decisione: "La democrazia ha il dovere di difendersi contro la retorica antidemocratica e di certo contro fatti che la indeboliscono. Ci dobbiamo chiedere se dimostrazioni a sostegno della causa palestinese mettano a rischio la democrazia italiana. Io penso di no". Tuttavia, osserva l'ingegnere israeliano, "chi esalta il 7 ottobre non vuole capire quello che è successo. Si può criticare, essere contro Israele. Ma il 7 ottobre c'è stata una cosa più grande di quanto si possa immaginare. E' stato come l'11 settembre per noi. Le persone che esaltano quel giorno, che dicono che è stato l'inizio di una liberazione, sono persone ignoranti che non vogliono sapere la verità".
Assaf Godo ha vissuto per diversi anni a Milano, dove la sua famiglia si trasferì quando lui era bambino. Pensa che l'antisemitismo sia cresciuto in Italia, Paese che lei conosce bene? "Da quello che si vede da qui in Israele sembra che l'antisemitismo sia cresciuto ovunque, non solo in Italia. Ma l'antisemitismo non ha mai avuto bisogno di qualcosa di specifico per crescere. Se non è Israele, allora è la crisi economica e se non è l'economia, allora è la pandemia o gli immigrati o qualsiasi cosa che ti viene in mente. E' ovvio - sostiene Godo - che gli ebrei non hanno niente a che fare con la situazione in Medio Oriente, però se questo argomento serve a un politico lo userà, non importa se sia di destra o di sinistra. Non fa differenza".
Molti osservatori ritengono che Israele abbia compiuto crimini di guerra nella sua offensiva contro Hamas a Gaza: pensa che la risposta di Israele al 7 ottobre sia stata proporzionata? "Prima di tutto mi piacerebbe sapere cosa sarebbe proporzionato rispetto al massacro di anziani, giovani, donne, uomini, bambini e bebè, nelle loro case e durante le loro feste. 1.200 persone. 250 sono stati rapiti e tenuti sottoterra senza nessun contatto con il mondo. La risposta dovrebbe essere 'proporzionata' così che l'altro lato possa continuare a compiere altri 7 ottobre? Oppure la risposta dovrebbe essere estremamente sproporzionata, così da scoraggiarlo? La prima responsabilità del governo israeliano è verso gli israeliani e solo dopo vengono gli altri, palestinesi compresi. Il mondo non ha fatto nulla l'8 ottobre per costringere Hamas a restituire gli ostaggi. Né ha fatto qualcosa nei successivi 10 mesi per fermare Hezbollah, che ha cominciato l'8 ottobre a lanciare missili su Israele. Non vogliamo essere 'proporzionati', vogliamo vivere".
Israeliani e palestinesi possono convivere pacificamente? La pace è un obiettivo possibile? "Io non credo, non voglio credere in guerre infinite. La pace con l'Egitto - risponde Assaf Godo - è arrivata dopo anni di ostilità e dopo un'atroce guerra. Io credo che anche i palestinesi, la maggior parte di essi, vogliano vivere, lavorare, fare bambini e godersi la vita. E' chiaro che avvenimenti estremi come il 7 ottobre e tutto quello che è arrivato dopo allontanano la possibilità di una convivenza. Di quanto? Anni? Decenni? Generazioni? Oggi non si può sapere. Se fosse per me, neanche di un giorno. Ma non sono io a decidere. I leader delle due parti sono estremisti che vogliono solo sangue e guerra, ma la mia risposta resta positiva: israeliani e palestinesi possono condividere questa terra in due Stati e con pacifiche relazioni. Ci sono tante ragioni contro, così come ci sono abbastanza ragioni pro. E' l'eterna lotta tra il bene e il male".
Il governo italiano e la premier Meloni stanno dando il giusto supporto a Israele, secondo lei? "Non ho molta familiarità con quello che fa il governo Meloni. C'è una grande differenza tra quello che succede a Gaza e quello che succede con l'Iran e con il suo 'proxy' Hezbollah. Non penso che il mondo occidentale debba dare supporto a Israele 'no matter what', a qualunque costo. Il supporto automatico che da anni ricevono i palestinesi li ha più danneggiati che aiutati. La stessa cosa accade adesso con Israele. Non si deve dimenticare che il primo ministro di Israele sta cercando da anni di distruggere la democrazia qui, e per questo ha stretto un patto politico con i più grandi estremisti di destra (razzisti e ultrareligiosi) che ci hanno portato alla situazione in cui siamo. Quelli che sostengono Israele devono capire che allo stesso tempo si devono allontanare da Netanyahu. Il più possibile".
(di Antonio Atte)
- 14:29 - Biologia ambientale a Roma Tor Vergata, si arricchisce l’offerta didattica dell' Università
Roma, 4 ott. (Adnkronos) - Poche settimane al via del nuovo corso di laurea magistrale in Biologia ambientale (https://scienze.uniroma2.it/2022/biologia-ambientale-lm-6/) all’Università di Roma Tor Vergata, approvato per l’anno accademico 2024-2025, dal ministero della Ricerca e dell’Università. Tematiche ambientali e biodiversità, conservazione della biodiversità e gestione sostenibile delle risorse naturali: il nuovo corso nascente di laurea magistrale, il quarto dell’offerta didattica di area, amplia l’offerta didattica del dipartimento di Biologia (http://bio.uniroma2.it/ ) ed è pensato per chi ha a cuore le tematiche ambientali e la biodiversità, con un focus sulla conservazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Sono in tutto tre i percorsi formativi presenti: Evoluzione, Biodiversità e Conservazione, Ecologia. Gli studenti avranno la possibilità di scegliere liberamente gli insegnamenti più adatti ai loro interessi, costruendo un percorso personalizzato che rispecchi le proprie passioni. L’obiettivo è formare biologi ambientali in grado di specializzarsi come ecologi, botanici, zoologi o antropologi fisici, figure professionali sempre più richieste sia nel pubblico che nel privato, con opportunità in ambiti come la ricerca, il management, l’impresa, le amministrazioni pubbliche e l’insegnamento. “Questo corso è il frutto di una forte interazione con soggetti pubblici e privati del mondo della ricerca e dei servizi, che hanno partecipato all’individuazione di temi ambientali attuali di interesse cruciale, con una chiara ricaduta sul mondo del lavoro – chiarisce Antonella Canini, direttrice del dipartimento di Biologia – al tempo stesso abbiamo anche accolto le necessità di studenti e studentesse, incrementando le iniziative sul campo con escursioni che permettano agli studenti di prendere consapevolezza dei vari habitat. Ne è scaturito un corso di studio con una ricchissima offerta didattica nuova e moderna nella quale la teoria va di pari passo con la pratica”.
Nella consapevolezza di un mondo sempre più popolato e con risorse naturali non infinite, nei due anni di corso saranno trattati temi importanti quali la descrizione della biodiversità, il suo monitoraggio e conservazione anche in relazione alle sorgenti di impatto, inclusa la qualità ambientale e gli associati rischi per la salute umana. Secondo una visione di scienza applicata, la nuova laurea magistrale in Biologia Ambientale guarda alle produzioni sostenibili, l’economia circolare, il diritto ambientale e la gestione sostenibile delle risorse e degli ecosistemi d’acqua dolce e marini. L’intero corso è ospitato presso le strutture del laboratorio di Ecologia Sperimentale e Acquacoltura, l’Orto Botanico, il Centro di Antropologia molecolare per lo studio del Dna antico, dove studenti e studentesse seguiranno le lezioni e potranno svolgere l’attività sperimentale di tesi. Il corso di laurea magistrale in Biologia ambientale sarà presentato il 15 ottobre, alle ore 10, presso il laboratorio di Ecologia Sperimentale e Acquacoltura, in via Cracovia, 1 a Roma. Le lezioni avranno inizio il 4 novembre.
- 13:49 - Sanità, Giorgetti: "Tema longevità tocca profondamente economie avanzate"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - Miglioramento della qualità della vita, promozione di una longevità sana, prevenzione e sostenibilità del nostro Sistema sanitario nazionale che deve far fronte all’aumento delle patologie croniche legate all’invecchiamento della popolazione. Sono solo alcuni temi al centro di una tavola rotonda che ieri ha chiuso la prima giornata del V Congresso internazionale 'Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport' organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Tra gli ospiti, anche il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti secondo il quale "l’ambito in cui opera la Fondazione Paolo Sorbini, cioè il miglioramento della qualità della vita nel quadro dell’incremento della longevità, tocca profondamente le economie avanzate come quelle italiane". Con la crescita dell’aspettativa di vita "la sostenibilità del Sistema sanitario sarà sempre più legata alla capacità di agire sulla dimensione della prevenzione – ha detto Giorgetti - Prevenzione intesa non solo come individuazione tempestiva delle patologie, ma anche come adozione di abitudini di vita salutari. Questo perché i dati evidenziano che le cause delle patologie connesse all’invecchiamento sono riconducibili in modo significativo a fattori di rischio su cui si può intervenire, come gli stili di vita poco sani".
Quando si parla di longevità – è emerso dalla tavola rotonda - un ruolo importante possono averlo le resolvine, molecole che regolano la fase conclusiva di un processo infiammatorio acuto, riparando i tessuti danneggiati e ripristinando quindi lo stato di buona salute del nostro organismo. "Siamo stati i primi a scoprire le resolvine - ha spiegato Charles N. Serhan, direttore del Center for experimental therapeutics and reperfusion injury presso il Mass General brigham e professore alla Harvard medical school - e ora ci sono 1831 studi su queste molecole e ancora non abbiamo finito di capirle. Siamo solo all’inizio, possono fare molto di più. Possono avere un ruolo nella rigenerazione dei tessuti e la capacità di promuovere la proliferazione delle cellule staminali".
"Nella storia della medicina ci sono dei passi avanti e conquiste che non possono essere dimenticati. L’aspirina, ad esempio, rimane un farmaco miracoloso decenni dopo il suo sviluppo, però dobbiamo prendere in considerazione il quadro generale e considerare l’importanza dell’induzione e la promozione delle resolvine perché certi antiinfiammatori in questo senso non ci aiutano – ha aggiunto Barry Sears, presidente della Inflammation research foundation e ideatore della dieta Zona - Dobbiamo lavorare sul metabolismo e sulla base di questo individuare gli strumenti che abbiamo a disposizione in questa battaglia".
Tra i temi toccati nella tavola rotonda anche le correlazioni tra longevità e diverse patologie come ad esempio il diabete. "Diabete e longevità sana sono tematiche strettamente connesse - ha sottolineato Camillo Ricordi, professore di chirurgia e capo della Divisione di trapianti cellulari dell’università di Miami Miller school of medicine in Fellow - Il diabete è una malattia che accelera il processo di invecchiamento e le strategie che possiamo implementare possono aiutare sia a prevenirlo. In tal senso la pandemia è stata un fortissimo acceleratore per la ricerca sulla longevità sana".
Infine, è stata sottolineata l’importanza dell’esercizio fisico "che ha un ruolo prevalentemente preventivo nelle malattie croniche neurodegenerative – ha poi concluso Alberto Albanese, presidente dell'Associazione internazionale sulle sindromi parkinsoniane e malattie correlate - Quando compaiono i primi sintomi abbiamo margini terapeutici molto ridotti. Per questo la prevenzione è fondamentale. È dimostrato che l’attività fisica continua e regolare di tipo aerobico previene e riduce il futuro sviluppo di malattie neurologiche di vario tipo".
- 12:42 - Salute, Sorbini (Enervit): "Da 50 anni impegnati in ricerca per longevità sana"
Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) - "Sono quasi cinquant’anni che ci occupiamo di capire, attraverso la ricerca scientifica, cosa bisogna fare per poter avere una lunga aspettativa di vita in salute". Lo afferma Alberto Sorbini, presidente di Enervit e tra i fondatori di Fondazione Paolo Sorbini, in occasione del V Congresso internazionale "Healthy lifespan - positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport" organizzato da Fondazione Paolo Sorbini, e promosso - ieri e oggi - da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
"Sono molto soddisfatto - continua Sorbini - perché la ricerca scientifica ha dimostrato che la strada che abbiamo intrapreso da tanti anni è quella giusta, dove i pilastri sono: seguire una dieta possibilmente bassa in termini calorici, così da controllare l’infiammazione, alta in Omega 3 e con il giusto equilibrio di macro elementi, un esercizio fisico quotidiano e, infine, evitare di aumentare di peso. Come conferma la ricerca scientifica, questi tre elementi sono quelli cruciali per avere un’aspettativa di vita sempre più sana". "Siamo molto contenti da tutti i punti di vista, il livello del convegno è alto. È una soddisfazione e un orgoglio", conclude.