Un altro elemento infittisce il mistero relativo alla morte di Alex Marangon. Dopo che la procura di Treviso, in seguito all’esito dell’autopsia, secondo cui il ragazzo è morto per emorragia interna dovuta a un trauma al torace, ha modificato il titolo del fascicolo, indagando per omicidio volontario a carico di ignoti, sono spariti due possibili testimoni chiave. Si tratta dei due “curanderi“, i “guaritori sciamanici” che hanno condotto il rituale amazzonico nei pressi dell’abbazia di Vidor, in provincia di Treviso, dove il barman 25enne è stato picchiato a sangue tra le 2 e le 6 del mattino di domenica 30 giugno.
Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, i due “curanderi” sono due cittadini sudamericani: il colombiano Johnny Benavides, una sorta di ‘ospite d’onore’ della cerimonia, mentre il secondo, di cui non sono state rese note le generalità, è l’accompagnatore di Benavides. Secondo i partecipanti al rituale ascoltati dagli investigatori nelle scorse ore, i due curanderi sono coloro che hanno cercato di rincorrere Marangon, probabilmente in preda a una crisi in seguito all’assunzione dell’ayahuasca all’esterno dell’abbazia. I due sudamericani, però, sono andati via dall’abbazia poco prima dell’alba di domenica 30 giugno, in concomitanza con l’arrivo dei carabinieri che hanno avviato le ricerche e le indagini. Queste ultime al momento non escludono che l’aggressione subita da Alex Marangon possa essere avvenuta in seguito alla reazione di più persone presenti sul greto del Piave, zona spesso frequentata da giovani intenti ad assumere alcol e droghe.