“Mi fermo giusto per il cambio d’abito. Ho la stessa energia di trent’anni fa“: chi parla al Secolo XIX è Orietta Berti che ha 81 anni e non se li sente (né si vedono). “Devo dire che quando vedo tutti quei giovani ai miei concerti, che ballano e cantano a squarciagola insieme a me, un po’ mi ci sento”, spiega sul sentirsi “una rockstar”. Lei che ha conosciuto il suo stylist, Niccolò Cerioni, “prima dei Måneskin, Jovanotti e Achille Lauro” e che spiega: “Ho preferito non portarmi dietro i figli ma lasciarli a casa, dove vivevano mia madre e mia suocera. Di fatto li hanno allevati loro. I miei figli sentivano più mamme loro che me (…) Ho preferito fare un sacrificio io, anziché chiederlo a loro. Per anni ho fatto i salti mortali per riuscire a stare un po’ con loro: a volte viaggiavo di notte solo per vederli un’oretta, al mattino, prima che andassero a scuola, e poi ripartivo”. Oggi proprio i suoi figli, Otis e Omar, sono subentrati al marito Osvaldo nel ruolo di manader: “Sia io che Osvaldo non intendevamo partecipare (a Sanremo 2021, ndr). Il mio agente Pasquale Mammaro fece però di testa sua e mi propose ad Amadeus, senza dirmi nulla: io lo scoprii in diretta tv, mentre al Tg1 annunciavano i Big. Quel giorno ci arrabbiammo tantissimo con lui ma ora devo riconoscere che aveva ragione. Quel festival mi svoltò la carriera”. E se le si chiede chi prenderà il suo posto, dubbi ne ha pochi: “Non ho eredi: nessun cantante ne ha, perchè non conta solo la voce, ma la personalità. Oggi comunque ci sono tante brave cantanti, mi spiace solo che nessuna si misuri con canzoni ironiche, come facevo invece io in passato”.