Alvaro ha 64 anni, non ha un compagno e ha deciso di andare a Kiev per rimanere incinta. "Paura" spiega di averne avuta ma non nella capitale ucraina: "In tanti hanno parlato di bombe, io di bombe non ne ho viste"
La mamma più anziana d’Italia ha 64 anni e il 3 giugno ha partorito Sebastian che è nato di un chilo e mezzo scarso di peso e 31 settimane e 4 giorni di gestazione. Sta benissimo. E La Stampa ha intervistato la neo mamma, Flavia Alvaro che, a proposito di chi dice che il figlio non somiglierà a lei ma alla coppia che le ha dato l’embrione, risponde netta: “Adesso si potrebbe finirla di pensare a questo parto. Il bambino sta bene, non c’è nulla di cui parlare”. Alvaro ha 64 anni, non ha un compagno e ha deciso di andare a Kiev per rimanere incinta. “Paura” spiega di averne avuta ma non nella capitale ucraina: “In tanti hanno parlato di bombe, io di bombe non ne ho viste. Lì a Kiev era tutto normale. Ho avuto più paura quando mi sono svegliata dal parto. Il bambino ha avuto la sepsi, io ero un po’ disorientata perché è avvenuto tutto in modo improvviso. Ero andata in ospedale il pomeriggio precedente perché avevo la pressione alta, a mezzanotte ero sul lettino della sala operatoria e il mattino dopo al risveglio mi hanno detto che Sebastian era nato. Quello è stato un momento difficile, ho fatto fatica a capire che cosa stava accadendo, poi mi sono ripresa”. La 64enne racconta di aver iniziato a desiderare un figlio “dopo i 50 anni” e di aver speso “5 mila euro, una cifra accessibile”. Quando la giornalista le fa notare che per i cattolici si tratta di un atto di puro egoismo, risponde: “Glielo ripeto, dicano quello che vogliono. Io so solo che sono stata molto fortunata che tutto sia andato bene dopo soltanto il secondo tentativo e ringrazio per questo. A chi mi critica o a chi continua a parlarne dico che sono stufa: non sono un fenomeno da baraccone. So che ci sono altri modi per rimanere incinta, ma visto che non è successo in un altro modo va bene così”.