Una mappa meteorologica pubblicata da WXCHARTS mostra le località che saranno colpite dall’ondata di caldo attesa nei prossimi giorni. In alcune zone della Spagna, come l’area attorno a Siviglia e quella compresa tra le città di di Córdoba e Jaen, le temperature potrebbero superare i 42 gradi. Il caldo rovente colpirà anche Grecia, Italia, Isole Canarie e Cipro, con temperature che sfioreranno, ancora una volta, i 42 gradi. Sembra la Grecia a doversi aspettare l’ondata più violenta e il governo si sta già organizzando per far fronte al caldo record. La settimana scorsa, il governo ellenico era già stato costretto a chiudere nelle ore più calde l’Acropoli di Atene. Alla popolazione si chiede di rimanere a casa.
In Italia – Stando alla mappa, le località più a rischio in Italia sono Sicilia, Calabria e Puglia, soprattutto nella la zona ionica. Seguono Campania e Lazio, mentre non si registreranno picchi sul versante adriatico e al Nord, anche se si aspettano temperature elevate. La causa di questa impennata delle temperature è un anticiclone africano che si imbatterà sull’Europa centrale la prossima settimana. Il caldo intenso persisterà per almeno 4-5 giorni con 38-40°C al Sud e coste e 36-38°C nelle aree interne. Temperature alte anche durante la notte che, nelle città e nelle zone costiere, non scenderanno sotto i 23-24°C. Al Nord – dove farà più fresco, ma l’aria è più afosa – potrebbero registrarsi temporali anche violenti. Il rischio del caldo incontrollato non lascia indifferente nemmeno Parigi, dove gli organizzatori dei Giochi Olimpici sono preoccupati per la sicurezza degli atleti.
Cosa fare – Sul portale del Ministero della Salute, consigli dettagliati sui comportamenti da seguire in caso di aumento incontrollato delle temperature un bollettino aggiornato per tutte le città. Il sito del Ministero guidato da Schillaci, la possibilità di attivare il “codice calore”, che prevede l’attivazione di percorsi preferenziali dedicati ai soggetti vulnerabili nei pronto soccorso, il potenziamento delle guardie mediche, ambulatori 7 giorni su 7 nelle 12 ore e la riattivazione dell’Uscar – le Unità speciali di continuità assistenziale regionale – per garantire l’assistenza domiciliare e tenere sotto controllo l’accesso ai Ps. Il direttore generale della Prevenzione sanitaria Francesco Vaia ha firmato una circolare che invita ad “azioni organizzative che rafforzino l’ordinaria risposta alle richieste di assistenza sanitaria“. “È fortemente raccomandata – si legge – l’attivazione del cosiddetto codice calore”.