Aline Borsh McKenna, sceneggiatrice di Il diavolo veste Prada è in trattative per tornare a scrivere il prossimo capitolo
Udite udite, Miranda Priestly è nuovamente pronta a lanciarvi uno sguardino fulminante dei suoi. L’avrete già capito: anche Il diavolo veste Prada avrà un suo sequel. Ad annunciarlo è stato il sito Puck. La Disney sta infatti sviluppando un seguito del celebre film di successo del 2006 con Meryl Streep nel ruolo oramai leggendario di Miranda Priestly, la (pre)potente direttrice di una rivista di moda che tiranneggia con inarrivabile classe e cinismo le due assistenti sottoposte Anna Hathaway nei panni di Andrea Sachs e Emily Blunt in quelle di Emily Charlton. Aline Borsh McKenna, sceneggiatrice di Il diavolo veste Prada è in trattative per tornare a scrivere il prossimo capitolo. Non è però chiaro chi del cast originario tornerà. Il plot, si vocifera, mostrerebbe la Priestly con la carriera in declino, per via della cristi delle riviste cartacee, che si scontra con il personaggio della Blunt, ora dirigente di alto livello per un gruppo di lusso pronto a sborsare dollari per fare pubblicità alla testata di Miranda.
Insomma, una trama, se confermata, piuttosto suggestiva in quanto la Blunt, all’epoca non popolarissima e quindi con un ruolo da bistrattata e sottomessa assistente, è diventata nel mondo del divismo hollywoodiano contemporaneo una delle star femminili più quotate grazie ai successi di A quiet place e Oppenheimer. Probabile quindi che si punti ad una sua presenza forte nel sequel, quindi. Il diavolo veste Prada è basato sul romanzo del 2003 di Lauren Weisberger, sorta di romanzo autobiografico in quanto la Weisberger ha lavorato realmente come assistente personale della direttrice di American Vogue, Anne Wintour.
Il film diretto da David Frankel fu un grande successo al box office di mezzo mondo portando in cassa oltre 330 milioni di dollari e un paio di candidature (Golden Globe e Oscar) per la mastodontica Streep. In un recente servizio per Variety, la Blunt e la Hathaway hanno ricordato la spensieratezza e il divertimento di quel set. “Ci divertimmo un mondo. Non so se qualcuno di noi avrebbe mai immaginato cosa sarebbe diventato quel film. Ogni settimana qualcuno me lo cita. È il film che mi ha cambiato la vita”, ha spiegato a Blunt. A quanto pare la redazione di Puck ha chiesto una conferma o smentita alla propria anticipazione senza ricevere risposta.