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Baby Gang assolto dal reato di rapina, pena dimezzata per la sparatoria a Milano: la pena da 5 anni e 2 mesi a 2 anni 9 mesi. L’avvocato: “Non è un gioco”

Per il rapper è stata disposta la scarcerazione formale dall’accusa di rapina ma di fatto resta ai domiciliari, dopo essere uscito dalla cella di Busto Arsizio la scorsa settimana

Dopo la scarcerazione qualche giorno fa e la sentenza di completa assoluzione per la rapina di Vignate del 2021, ora arriva un’altra buona notizia per Baby Gang, vero nome Zaccaria Mouhib. Pena dimezzata in appello per il trapper in merito alla sparatoria di corso Como a Milano avvenuta nella notte del 3 e 4 luglio 2022. Il 23enne incassa il verdetto dei giudici Peragallo-Puccinelli-Gargiulo della terza sezione penale della Corte d’appello di Milano: condanna a 2 anni e 9 mesi (dai 5 anni e 2 mesi del primo grado in abbreviato). Per lui e altri 3 coimputati cade l’accusa più grave, quella di rapina, anche nella formulazione del “concorso anomalo” per la rissa scoppiata alle 5 del mattino in via Tocqueville, nella zona della movida milanese, con “calci”, “pugni”, l’utilizzo di “stampelle” e l’esplosione di 3 colpi d’arma da fuoco alle gambe di due senegalesi.

Episodio che portò la pm Francesca Crupi, con polizia e carabinieri, a chiedere e ottenere dal gip di Milano, Guido Salvini, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il trapper, l’amico e collega il 22enne Simba La Rue (vero nome Mohamed Lamine Saida) e altri 6 membri della crew, tutti accusati di rapina, lesioni gravi, rissa aggravata e porto abusivo d’arma in concorso anche con minorenni per i quali si è proceduto separatamente.

In secondo grado la pena è stata ridotta parzialmente anche per Simba La Rue: 4 anni e 6 mesi, dai 6 anni e 4 mesi del primo giudizio. In 90 giorni il deposito delle motivazioni. Dal dispositivo di sentenza i giudici sembrerebbero aver accolto la linea difensiva degli avvocati Niccolò Vecchioni e Jacopo Cappetta sul reato più grave di rapina per quel marsupio bianco-nero marca Trapstar, contenente 400 euro in contanti, carte di credito e un mazzo di chiavi, che, secondo l’accusa, sarebbe stato portato via ai due senegalesi con la violenta aggressione, poi degenerata in sparatoria.

Per Baby Gang è stata disposta la scarcerazione formale dall’accusa di rapina ma di fatto il 23enne resta ai domiciliari dopo essere uscito dalla cella di Busto Arsizio la scorsa settimana. Simba La Rue rimane sottoposto all’obbligo di dimora. Una sentenza che i legali dei trapper accolgono con “apprezzamento e favore” in particolare per aver rivisto le “responsabilità controverse” di alcune posizioni.

“PER LORO NON È UN GIOCO, HA AVUTO UN IMPATTO”– “È una sentenza che da un lato ci lascia molto soddisfatti, perché accoglie la quasi totalità nelle nostre richieste – dice l’avvocato Niccolò Vecchioni – Per le posizioni che hanno visto una conferma della rapina valuteremo se ricorrere per Cassazione”, anticipa il legale, soddisfatto anche per il riconoscimento da parte della corte d’appello delle attenuanti generiche, che hanno determinato per tutti una riduzione di pena. Gli otto giovani imputati “sono tutti ristretti nella libertà personale a vario titolo con varie misure più o meno fievoli da più di due anni, direi che c’è stato un impatto concreto sulle loro esistenze, non è sicuramente un gioco”, ha detto l’avvocato Vecchioni a proposito delle critiche di chi sostiene che processi e condanne siano per i trapper un modo di farsi pubblicità. “Parliamo di processi veri e di detenzioni vere e mi sembra che ci sia molto poco di promozionale in questo. C’è in mezzo la libertà personale di giovani ragazzi, non mi sembra che sia una trovata pubblicitaria”, ha concluso il legale.