Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca. Jannik Sinner cede nei quarti di finale di Wimbledon dal russo Daniil Medvedev (numero 5 del mondo), con il punteggio 6-7 6-4 7-6 2-6 6-3. L’eliminazione del numero 1 del mondo è arrivata dopo aver vinto il primo set, e su cui pesa il crollo fisico che l’azzurro ha avuto nel terzo. Medvedev eguaglia meritatamente il risultato di un anno fa, mettendo in mostra una delle sue migliori versioni. Adesso attende uno tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul.

L’obiettivo alla vigilia di questi Championships era la semifinale, ma non si può parlare di una vera e propria delusione. Non alla luce di quello che è capitato nel terzo set, con l’azzurro in preda a dei capogiro che lo hanno costretto a chiedere l’intervento del medico e del fisioterapista. Vero, quel parziale poi si è deciso al tie-break con l’azzurro che ha avuto anche due set-point sul 6-5, ma il calo avuto ha condizione anche l’andamento del secondo parziale.

Una partita strana, altalenante, in cui Sinner ha dato comunque un’ennesima prova di determinazione, di voglia di non mollare mai. Non ci sono però solo questi aspetti. Ci sono anche diverse cose che non hanno funzionato come al solito, soprattutto dal punto di vista tattico. Situazioni che andranno analizzate, e che alla fine hanno avuto un peso non secondario nell’esito finale di quarto.

La nota positiva è che la posizione numero 1 del mondo non è in pericolo. Attualmente Sinner è a quota 9.570 punti. Se Novak Djokovic dovesse vincere il torneo salirebbe a 9.160, mentre Alcaraz solo a 8.130. Adesso l’importante sarà recuperare al meglio e digerire questa sconfitta. Venerdì 26 luglio cominciano le Olimpiadi 2024, ma il torneo prenderà il via già il 24. C’è una medaglia olimpica da conquistare, che l’Italia attende dai Giochi di esattamente cento anni fa, che si tennero proprio a Parigi.

Primo set – Medvedev comincia con grande solidità, allungando il più possibile gli scambi e comprendo benissimo il campo. Una fase iniziale di equilibrio in cui risultano ancora più determinanti i punti ottenuti con il servizio. Sinner ha una piccola chance sul 3-3, costringe il russo al 30-30, ma senza arrivare a palla break. Una situazione che si ripete sul 5-5, e ancora Medvedev si tira fuori dai guai con la battuta, garantendosi il tie-break. Nel game successivo il russo prova ad aumentare il pressing, Sinner regge l’urto senza rischiare. Il primo set si decide al tie-break. Medvedev va avanti di un mini-break grazie a un diritto largo dell’azzurro, Sinner recupera con un doppio fallo del russo: 3-2. Sul 5-5 l’azzurro incappa nel primo doppio fallo del match e per il russo è set-point. Un regalo che l’ex numero 1 del mondo non sfrutta. Il suo diritto finisce malamente largo: 6-6. Un colpo che tradisce Medvedev anche nel punto successivo. È set-point per l’altoatesino. Medvedev non ci sta, aggredisce subito la risposta, comanda lo scambio e annulla. Rovescio lungolinea meraviglioso di Sinner e altra chance per chiudere il parziale. E questa volta l’opera di completa. Nuovo doppio fallo del russo e 7-6 per il leader della classifica.

Secondo set – Medvedev prova a reagire e sull’1-1 arrivano due palle break, e la prima è quella buona. Diritto in corridoio dell’azzurro. È un momento delicato per Sinner, che appare in debito fisicamente dopo le fatiche del primo parziale. In queste condizioni per il russo non è difficile confermare l’allungo: 3-1. Calo che è evidenziato anche sul 4-2. Due doppi falli consecutivi del numero 1 del mondo regalano altre due palle break a Medvedev. Un rovescio e servizio esterno salvano tutto. Sulla scia del pericolo scampato l’altoatesino prova a scuotersi, ma non va oltre il 15-30 sul servizio successivo del russo. Un piccolo spiraglio che non si riaprirà. Ace esterno e secondo set Medvedev: 6-4.

Terzo set – L’inizio segue ancora lo schema del set appena concluso. Sinner fatica, Medvedev spinge e così sull’1-1 due palle break per il russo. Basta la prima. Grande difesa del russo e diritto in rete dell’azzurro. Continua quindi il calo dell’altoatesino, e a peggiorare le cose c’è anche l’arrivo del fisioterapista e del medico. Sinner sembra accusare un calo di pressione, viene trattato fuori dal campo e dopo circa 10 minuti di pausa prova a stringere i denti. Nonostante la pausa Medvedev non perde la concentrazione e mantiene il vantaggio senza problemi. Qualche segnale positivo arriva, ma è ancora troppo poco per impensierire il russo, in pieno controllo del match. Poi all’improvviso, con Medvedev chiamato a chiudere il parziale sul 5-4, arriva l’inatteso: tre palle del contro-break consecutive per Sinner. Le prime per l’azzurro in tutto il match. E quella buona è la seconda. Il rovescio del russo finisce lungo. È una vera scossa, che conferma una lenta ma costante ripresa. Per Medvedev è un colpo durissimo: sul 6-5 arrivano i set-point per Sinner. Prima un ace, poi un rovescio in rete del numero 1 del mondo vanificano le occasioni. Si va al tie-break. Qui il primo a rompere l’equilibrio è Medvedev sul 3-2. Sinner si mantiene in scia fino al 5-4, ma il russo ci costruisce due set-point e sul primo arriva l’ace: 7-6.

Quarto set – L’amarezza per il parziale perduto suscita un’immediata reazione per Sinner. Due palle break, dropshot e Medvedev non ci arriva. Il vantaggio disunisce il russo, in confusione nelle scelte. Nasce da una di queste il doppio break di vantaggio dell’altoatesino. La palla corta di Medvedev non arriva nemmeno alla rete: 4-1. L’andamento ormai è segnato, così come certo è il quinto set. Due set point per Sinner, rovescio lungo di Medvedev: 6-2

Quinto set – Il dettaglio di servire per primo porta subito i frutti sperati per Medvedev. La tensione aumenta e sul 2-1 Sinner concede tre palle break consecutive. Un ace annulla la prima, un diritto vincente la seconda, ma la terza va a segno: 3-1. La reazione arriva subito, ma non si concretizza. Medvedev viene spinto più volte ai vantaggi ma la palla break non si materializza. Si arriva così al 5-3, ai tre match point consecutivi per Medvedev, al rovescio vincente del russo: 6-3.

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