Calcio

Toni Kroos si ritira: la città di Greifswald gli rende omaggio ma lui non farà più ritorno in Germania. “Dopo le 23 Madrid è più sicura”

Quella contro la Spagna è stata l’ultima gara ufficiale di Toni Kroos. Eliminato ai quarti di finale di Euro 2024, l’ormai ex centrocampista si è ritirato davanti alla sua gente, con la maglia della sua Germania. Tutto il mondo del calcio (e non solo) ha voluto rendere omaggio alla leggenda tedesca. Sui social e in piazza, come accaduto a Greifswald – la città in cui Kroos è nato e cresciuto – dove gli abitanti si sono riuniti per celebrare il loro campione. In che modo? Disponendosi in una posizione tale da ricreare la scritta “Ton8”. L’ex calciatore, però, non tornerà in Germania per trascorre la sua nuova vita. Tutto per una questione di sicurezza e immigrazione sempre più crescente, perché come da lui dichiarato “questa situazione finisce per causare problemi, che portano i tedeschi a essere sempre più divisi“.

Kroos sull’immigrazione: “Non tutti possono andare bene per noi”
“Penso ancora che la Germania sia un grande Paese. A noi piace molto stare lì, ma non è più la Germania di una volta, come forse lo era dieci anni fa. Se mi chiedessero se preferisco che mia figlia esca alle 23 in Spagna o in una grande città tedesca, direi Spagna. Probabilmente non avrebbe tanti problemi lì, ma non per questo significa che in Spagna non ci siano problemi”. Queste le parole di Toni Kroos, ospite al podcast Lanz & Precht del canale televisivo tedesco ZDF. L’ex calciatore ha poi proseguito: “Sono felice che la Germania possa accogliere le persone a braccia aperte. Abbiamo però sottovalutato il fatto che non tutti possono andare bene per noi e che se non siamo in grado di distinguere tra chi va bene per noi e chi no. Anche se è da ritenere sensazionale assolutamente l’idea che queste persone, di cui abbiamo ovviamente bisogno, possano venire da noi”.