“Se Lamine Yamal vuole giocare la finale degli Europei con la Spagna, dovrà fare molto di più contro di noi rispetto a quanto ha fatto finora. Gli metteremo pressione affinché non si senta a suo agio”. Detto, fatto. Il baby talento della Roja accoglie la sfida del centrocampista francese e trascina la sua Spagna a Berlino, direzione Olympiastadion. Gol capolavoro all’incrocio (liberandosi proprio di Rabiot), prova sontuosa e premio di migliore in campo: una cosa è certa, Yamal non sente la pressione. Al termine della sfida, il 16enne si è avvicinato alle telecamere mimando provocatoriamente il gesto della mano di “continuare a parlare”. Nessun riferimento verbale ma era evidente il messaggio lanciato nei confronti di chi lo aveva punzecchiato.

Europei 2024 | Il tabellone delle semifinali

Il botta e risposta a distanza
“Muoviti nel silenzio, parla solo quando è il momento di dare scacco matto”, aveva postato Lamine Yamal nelle sue storie Instagram poco prima della partita. Chiara risposta e frecciata ad Adrien Rabiot che aveva cercato di intimorire il talento blaugrana alla vigilia della semifinale. Yamal ha risposto sul campo con un gioiello, il primo del suo straordinario Europeo. In un certo senso, è come se il karma avesse colpito Rabiot che – al momento della rete – era il più vicino e il primo ad essere stato scartato agilmente. La Spagna, ora, affronterà domenica 14 luglio la vincente tra Olanda e Inghilterra.

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Lamine Yamal e il 3-0-4: perché la sua esultanza è un tributo al quartiere più povero di Barcellona

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