Première mondiali, italiane, siciliane. A San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, torna SiciliAmbiente, festival internazionale di documentari, corti, animazioni e film di finzione legati ai temi ambientali, della sostenibilità e dei diritti umani. La 16esima edizione – in programma dal 15 al 20 luglio – presenta un cartellone con film provenienti da tutto il mondo. Tra i documentari c’è un’anteprima mondiale, Louisette di Matthias Berger e Aurélien Caillaux, pellicola autoriale che parla di identità di genere, ricerca di sé e di un posto nel mondo, che con delicatezza e poesia restituisce un ritratto intimo e toccante.
Sempre tra i documentari, saranno proiettate tre anteprime italiane: Les oubliés de l’atome – The forgotten nuclear victims di Suliane Favennec, che ripercorre i costi enormi per le popolazioni locali e gli effetti sulla salute delle nuove generazioni dello sgancio delle bombe nucleari sulle isole del Pacifico, tra il 1946 al 1996, da parte di Francia, Stati Uniti e Regno Unito. Water For Life di Will Parrinello esplora l’intreccio tra il diritto all’acqua, credenze indigene e sfruttamento delle risorse, attraverso la vita di tre leader di comunità latinoamericane. Il diritto all’acqua potabile è una questione globale, ma in America Latina è diventato una questione di vita o di morte. Nenets Vs Gas ci porta nel cuore dell’Artico, dove un’altra comunità resiste per la propria sopravvivenza. La penisola di Yamal è la più grande zona di sfruttamento del gas al mondo, simbolo dell’iperpotenza energetica della Russia. Oggi, i pascoli hanno lasciato il posto ai giacimenti di gas che hanno modificato drasticamente il paesaggio, accelerando gli effetti del riscaldamento globale e mettendo in serio pericolo la comunità dei Nenets.
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Ambiente e diritti sono al centro delle tre anteprime siciliane. Bangarang, di Giulio Mastromauro, attraverso lo sguardo dei bambini, le cui vite si sviluppano intorno all’Ilva, ci porta a riflettere sui diritti e il prezzo delle nuove generazioni in una città come Taranto, che ospita la più grande acciaieria in Europa, accendendo i riflettori su uno dei più grandi disastri sanitari e ambientali della storia italiana ed europea. Abyss clean up del regista Igor D’India, getta luce sull’impatto devastante dei rifiuti marini per cercare una soluzione a questo aspetto quasi sconosciuto della crisi ambientale, partendo proprio dalla Sicilia, la sua terra natale. E infine Bottlemen di Nemanja Vojinović, che segue le vicende di questa comunità di raccoglitori di bottiglie di plastica, in una delle discariche più grandi d’Europa: Vinča, nella periferia di Belgrado. Un tempo sito archeologico del neolitico europeo, oggi è un luogo tossico dove i bottlemen affrontano gli ultimi giorni di lavoro, prima che diventi obsoleto.
Dopo l’anteprima mondiale alla Berlinale 2024, arriva in Sicilia anche il film The Strangers’ Case di Brandt Andersen. Un’opera intensa sul tema delle migrazioni e della drammatica condizione dei rifugiati, sviluppato attraverso l’intreccio di storie diverse. Da Aleppo, in Siria, una reazione a catena di eventi tragici coinvolge cinque famiglie in quattro Paesi differenti. Si tratta del primo lungometraggio di Brandt Andersen. Artista, attivista, Andersen ha prodotto oltre 30 film. Dopo il suo esordio alla regia con Refugee, selezionato agli Oscar come miglior cortometraggio nel 2020, torna su questi temi, portando sullo schermo con The Strangers’ Case attori del calibro di Omar Sy, Jason Beghe, Jay Abdo.
Due le giurie, una per la sezione documentari e l’altra per i corti e animazioni, con tre membri per ognuna. Per la giuria dei documentari i nomi sono quelli dell’attrice Donatella Finocchiaro, del giornalista di Internazionale Piero Zardo e del regista Davide Gambino. Per la giuria si tratta di Claudia Gusmano, Matteo Angelici e Irene Carmina.
***
Info
SiciliAmbiente Film Festival
Quando | 15.7.24 – 20-7.24
Dove | San Vito Lo Capo
Programma | I 6 giorni di proiezioni
Web | www.festivalsiciliambiente.it
Social | Fb @festivalsiciliambiente – Ig @siciliambiente
Ambiente & Veleni
Il pianeta da salvare e i diritti umani: a San Vito Lo Capo torna il festival SiciliAmbiente con première mondiali e italiane | Programma
Première mondiali, italiane, siciliane. A San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, torna SiciliAmbiente, festival internazionale di documentari, corti, animazioni e film di finzione legati ai temi ambientali, della sostenibilità e dei diritti umani. La 16esima edizione – in programma dal 15 al 20 luglio – presenta un cartellone con film provenienti da tutto il mondo. Tra i documentari c’è un’anteprima mondiale, Louisette di Matthias Berger e Aurélien Caillaux, pellicola autoriale che parla di identità di genere, ricerca di sé e di un posto nel mondo, che con delicatezza e poesia restituisce un ritratto intimo e toccante.
Sempre tra i documentari, saranno proiettate tre anteprime italiane: Les oubliés de l’atome – The forgotten nuclear victims di Suliane Favennec, che ripercorre i costi enormi per le popolazioni locali e gli effetti sulla salute delle nuove generazioni dello sgancio delle bombe nucleari sulle isole del Pacifico, tra il 1946 al 1996, da parte di Francia, Stati Uniti e Regno Unito. Water For Life di Will Parrinello esplora l’intreccio tra il diritto all’acqua, credenze indigene e sfruttamento delle risorse, attraverso la vita di tre leader di comunità latinoamericane. Il diritto all’acqua potabile è una questione globale, ma in America Latina è diventato una questione di vita o di morte. Nenets Vs Gas ci porta nel cuore dell’Artico, dove un’altra comunità resiste per la propria sopravvivenza. La penisola di Yamal è la più grande zona di sfruttamento del gas al mondo, simbolo dell’iperpotenza energetica della Russia. Oggi, i pascoli hanno lasciato il posto ai giacimenti di gas che hanno modificato drasticamente il paesaggio, accelerando gli effetti del riscaldamento globale e mettendo in serio pericolo la comunità dei Nenets.
Ambiente e diritti sono al centro delle tre anteprime siciliane. Bangarang, di Giulio Mastromauro, attraverso lo sguardo dei bambini, le cui vite si sviluppano intorno all’Ilva, ci porta a riflettere sui diritti e il prezzo delle nuove generazioni in una città come Taranto, che ospita la più grande acciaieria in Europa, accendendo i riflettori su uno dei più grandi disastri sanitari e ambientali della storia italiana ed europea. Abyss clean up del regista Igor D’India, getta luce sull’impatto devastante dei rifiuti marini per cercare una soluzione a questo aspetto quasi sconosciuto della crisi ambientale, partendo proprio dalla Sicilia, la sua terra natale. E infine Bottlemen di Nemanja Vojinović, che segue le vicende di questa comunità di raccoglitori di bottiglie di plastica, in una delle discariche più grandi d’Europa: Vinča, nella periferia di Belgrado. Un tempo sito archeologico del neolitico europeo, oggi è un luogo tossico dove i bottlemen affrontano gli ultimi giorni di lavoro, prima che diventi obsoleto.
Dopo l’anteprima mondiale alla Berlinale 2024, arriva in Sicilia anche il film The Strangers’ Case di Brandt Andersen. Un’opera intensa sul tema delle migrazioni e della drammatica condizione dei rifugiati, sviluppato attraverso l’intreccio di storie diverse. Da Aleppo, in Siria, una reazione a catena di eventi tragici coinvolge cinque famiglie in quattro Paesi differenti. Si tratta del primo lungometraggio di Brandt Andersen. Artista, attivista, Andersen ha prodotto oltre 30 film. Dopo il suo esordio alla regia con Refugee, selezionato agli Oscar come miglior cortometraggio nel 2020, torna su questi temi, portando sullo schermo con The Strangers’ Case attori del calibro di Omar Sy, Jason Beghe, Jay Abdo.
Due le giurie, una per la sezione documentari e l’altra per i corti e animazioni, con tre membri per ognuna. Per la giuria dei documentari i nomi sono quelli dell’attrice Donatella Finocchiaro, del giornalista di Internazionale Piero Zardo e del regista Davide Gambino. Per la giuria si tratta di Claudia Gusmano, Matteo Angelici e Irene Carmina.
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Info
SiciliAmbiente Film Festival
Quando | 15.7.24 – 20-7.24
Dove | San Vito Lo Capo
Programma | I 6 giorni di proiezioni
Web | www.festivalsiciliambiente.it
Social | Fb @festivalsiciliambiente – Ig @siciliambiente
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Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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Nella risoluzione Usa all’Onu non c’è l’integrità ucraina. Zakharova: “Ho ricevuto petizione di 20mila italiani in disaccordo con Mattarella”
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Attacco con coltello in Francia, un morto e 5 feriti. Il fermato era schedato. Macron: ‘Terrorismo’
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.