Da un futuro all’altro. Questa volta non ha nulla a che fare la prospettiva di crescita ma il nome della squadra. Nel lontano 2011, Samuele Longo era considerato la giovane promessa della Primavera dell’Inter e del calcio italiano. Oggi, all’età di 32 anni – e dopo aver cambiato 16 squadre – Longo torna a Milano, sponda rossonera. Non in prima squadra, ma nel Milan Futuro, il team under 23 della società rossonera che si è iscritta per la prima volta al campionato di Lega Pro. Il “bomber” giramondo torna in Italia con poche pressioni sulle spalle e con il rimorso di non essere diventato il “nuovo Rombo di tuono” che Gerry Scotti aveva tanto profetizzato. Da piccola stella a quota over (nell’under 23), è un attimo.

L’errata profezia di Gerry Scotti su X
“Il Cagliari ha un nuovo Rombo di tuono: si chiama Longo, ha 22 anni. Segnatevelo, buona sera“. E in effetti più di 15 squadre negli ultimi dieci anni si sono fidate di Gerry Scotti e hanno segnato il nome del presunto giovane talento sulla loro lista. A 10 anni di distanza, diremmo di un tweet invecchiato male. Sicuramente profetico, ma non come aveva sperato il conduttore televisivo.

Dal nerazzurro al rossonero
Dall’Inter al Milan. Da Stramaccioni a Bonera. Gli u23 rossoneri pescano dal passato dei cugini per porre le basi del nuovo progetto in Lega Pro. “L’U23 sarà un copia e incolla della prima squadra. Come ho detto è una squadra sola, è una cosa nuova anche per noi”, aveva detto Zlatan Ibrahimovic – Senior Advisor del Milan – in conferenza stampa. Che sia la volta buona per tornare anche a San Siro? Classico esempio di promessa mancata. Longo ritrova il Milan, lo stesso avversario contro cui – in quella magica stagione nella Primavera nerazzurra – aveva segnato una tripletta decisiva. Decisamente altri tempi e altre prospettive.

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