Ha percorso circa 100 chilometri attaccato all’Intercity che da Civitanova Marche ha raggiunto Pescara. Protagonista un diciottenne che si è aggrappato al locomotore di coda del treno. L’episodio risale a fine giugno. Il giovane, come racconta il Corriere Adriatico, arrivato a Pescara si è lanciato dal convoglio cadendo rovinosamente sui binari. Lì è stato trovato da un ferroviere che, vedendolo dolorante, ha allertato la polizia ferroviaria e ha chiamato un’ambulanza.
Il diciottenne è stato portato in ospedale mentre gli agenti della Polfer hanno iniziato a ricostruire la vicenda. Grazie alle telecamere di videosorveglianza è stato accertato che il giovane aveva percorso tanti chilometri aggrappato al treno. Per lui è arrivata così una sanzione di 516 euro, per avere attraversato zone il cui transito è consentito solo al personale ferroviario. Come racconta il Corriere della sera, il padre del ragazzo – che lo ha raggiunto in ospedale – avrebbe raccontato agli agenti che suo figlio già in passato è stato protagonista di una bravata simile. Si sospetta, infatti, che il ragazzo si sia reso protagonista di una pericolosa challenge che spopola sui social: viene chiamata “train surfing“, con tanti giovanissimi che postano foto e video mentre sono aggrappati ai convogli in giro per il mondo. Il diciottenne, secondo quanto emerso, non avrebbe avviato una diretta social e non ha registrato un video, forse perché – però – durante il viaggio ha perso il suo smartphone.
E sempre il Corriere Adriatico ha segnato un altro caso. Sabato pomeriggio alla stazione di Genga, nelle Marche, una coppia ha notato un giovanissimo aggrappato a un treno merci in movimento mentre una ragazza filmava tutto con il telefono. Una pericolosa bravata terminata poco dopo quando il ragazzo, dopo circa 30 metri, si è lanciato dal treno.