Una caduta che (non) vale la storia. Sfuma a pochi metri dal traguardo – precisamente 80 – il record del mondo dello slackliner Jaan Roose. Dopo aver attraversato lo stretto di Messina in quasi 3 ore (2 ore 57’09”) – sospeso a oltre 200 metri di altezza – l’atleta estone è caduto a circa 80 metri dal traguardo. Un errore che non gli ha permesso di registrare ufficialmente il nuovo record mondiale. 3.646 metri tra il pilone di Santa Trada a Villa San Giovanni e quello di Torre Faro a Messina: un’impresa sfiorata per una caduta fatale. Roose si è poi rimesso sulla fune per completare il percorso. L’atleta della Red Bull ha nettamente battuto il record relativo alla distanza percorsa (dopo aver sorpassato i primi 2.500 metri) ma il Guinness World Record è rimasto intatto. L’attuale record, stabilito sulle Alpi francesi, è di 2.710 metri.

Jaan Roose, record sfumato: cosa dice il regolamento
Una traversata tecnicamente riuscita ma che non vale il record mondiale: il regolamento del Guinness parla chiaro. Il percorso, per poter entrare nel libro dei record, deve essere netto e senza cadute. Un’impresa riuscita ma senza il merito di poter battere il primato. Un passaggio contraddistinto da forti ventate ma che ha comunque permesso a Roose di mantenere un ritmo elevato. Poi, la caduta a 80 metri dal traguardo che rovina la festa finale. “Il vento non è stato tremendo, non spirava con la forza che temevo, il problema piuttosto era come cambiava in continuazione. In tanti anni non avevo mai affrontato una sfida del genere, il livello di difficoltà era pazzesco. È stato meravigliosamente difficile”. Queste le parole al termine del sua camminata fluttuante che, in ogni caso, è entrata nella storia. Anche senza l’ufficialità del record.

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